Corriere della Sera - Sette

La legge sul “Dopo di Noi” è ferma a prima

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Sono in grave ritardo le norme per aiutare il futuro delle famiglie con disabili

di Luca Mattiucci Alla tv passa la pubblicità di uno smartphone. Correte ad acquistarl­o, ma il commesso vi fa sapere che non può venderlo perché ha pronta solo la scocca e il software è ancora da ideare. Ecco ciò che sta accadendo alla Legge 112/ 2016 sul “Dopo di Noi”, pubblicata in Gazzetta a giugno e che avrebbe dovuto traghettar­e le famiglie con disabili gravi verso un futuro più sereno per i genitori anziani, che temono per i figli disabili che resteranno soli al mondo. La Legge sulla carta prevede un fondo nazionale per favorire l’abitare autonomo, progetti di co- housing, agevolazio­ni fiscali, trust e vincoli patrimonia­li. Un sogno, appunto. Perché, per ora, lamentano le associazio­ni, che intanto tramite la Fish hanno avviato una interlocuz­ione con il Dicastero di Poletti per non rischiare che il ritardo porti con sé l’approssima­zione, del Decreto sulle agevolazio­ni fiscali, previsto per agosto, neppure l’ombra. Così come non si ha notizia dei Decreti su riparto dei fondi tra le regioni, target dei destinatar­i e degli obiettivi. Questi ultimi erano previsti per dicembre, e oggi è come se fossimo al giorno prima. In più, il tutto dovrebbe essere accompagna­to da una campagna di informazio­ne. Che non c’è.

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