Daniele Angi
Vogliamo capire la situazione psichica attuale è lì che dobbiamo andare
In quanto psicologi abbiamo anzitutto il compito e il dovere di comprendere la situazione psichica del nostro tempo e di scorgere chiaramente quali problemi e sfide ci sottoponga il presente » . Parola di Carl Gustav Jung ( 1875- 1961), padre della psicologia analitica. Questo suo motto ( in La psicoterapia oggi, 1945) è il cuore delle celebrazioni per i 50 anni del Centro italiano di psicologia analitica ( cipajung. it), che prevede una serie di appuntamenti tra cui quello del 15 novembre, organizzato dalla Fondazione Corriere della Sera. « Si parlerà della città che cambia e del ruolo della psicoterapia in questo cambiamento » , spiega Marco Garzonio, psicoterapeuta e docente di psicologia del sogno. « Jung ha invitato noi psicologi a interrogarci sulle necessità del nostro tempo. Ed è quello che vogliamo comunicare: la psicoanalisi non è una cosa di nicchia, riservata a pochi. Al contrario, ha uno stretto rapporto con l’attualità: non resta chiusa negli studi con i pazienti, ma esce in strada, rapportandosi con ciò che succede; è in grado di aprire delle finestre sul mondo. La cura dell’individuo è fondamentale: una perso- Lo psichiatra, psicoanalista e antropologo svizzero Carl Gustav Jung in un ritratto. na serena e in salute, che impara a relazionarsi con gli altri e con se stessa, porta dei vantaggi a tutti. Al massimo di individualità corrisponde il massimo della socialità » . Ma in che cosa la psicoterapia è attuale? « Lo è » , spiega, « perché nei nostri studi entrano i grandi temi della contemporaneità: la paura del diverso, dell’altro, degli attentati, i dolori causati dalla crisi economica, dalla mancanza di lavoro, i proble- mi legati alla famiglia, o alle dipendenze, il senso di inadeguatezza rispetto al modello che ci siamo immaginati per noi stessi, le angosce che ci colpiscono quando non ci sentiamo all’altezza della situazione. Molte delle patologie di oggi sono causate dall’alta aspettativa che si crea su di noi, dai valori sociali e collettivi che danno troppa importanza alle prestazioni » . Ma perché all’incontro alla Fondazione, dove Garzonio dibatterà con gli psicoterapeuti Franco Del Corno, Anna Ferruta, Vittorio Lingiardi e Silvana Nicolosi, si parlerà di città? « La città » , spiega, « è per eccellenza il luogo dove arrivano le problematiche, dove vivono le contrapposizioni: convivenza/ non convivenza, lavoro/ non lavoro. La metropoli è il megafono della realtà attuale e se vogliamo capire la situazione psichica del nostro tempo, o capire quali sono le sfide che ci attendono, è proprio lì che dobbiamo andare » .