La fisica e le stupidaggini dei Grandi
In Guerre Stellari la parola “forza” viene pronunciata ripetutamente facendo volare la fantasia perché «ci circonda, ci penetra, tiene unita tutta la galassia». Scendendo sulla Terra anche noi dobbiamo affrontare un mondo di forze, velocità, accelerazioni, influssi e moti che diamo per scontati, ma che sarebbe meglio conoscere perché costituiscono l’ambiente in cui ci muoviamo (c’è pure il funzionamento dell’automobile). Del moto dei corpi si occupano le leggi della meccanica di cui incominciò ad occuparsi Archimede e poi si aggiunsero tra gli altri anche Galileo e Newton. E fino all’arrivo della teoria della relatività c’era la meccanica classica. Poi si salì tra le stelle. Questo è uno degli argomenti spiegati da Bruce Benamran nel libro in cui si raccontano i temi più importanti e di base della fisica. con approfondimenti curiosi che rivelano dai segreti del fulmine all’improbabilità del moto perpetuo, tanto caro agli inventori dell’impossibile nei cinque continenti. Parlando di materia, vita, luce, termodinamica, elettromagnetismo e sistema Benamran smaschera pure, e con soddisfazione, le stupidaggini pronunciate dai grandi come Aristotele secondo il quale, ad esempio, la donna ha meno denti e questa è la prova della sua inferiorità.