Corriere della Sera - Sette

Antibiotic­i

La tendenza all’uso eccessivo porta danni e crea batteri resistenti. Attenzione in particolar­e ai bimbi: possono sviluppare allergie

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rotta ci stiamo avvicinand­o a un’era postantibi­otica in cui infezioni facili da debellare potrebbero tornare a uccidere. Così ridurne l’uso inappropri­ato è una priorità globale, come ha spiegato un recente documento pubblicato su Science che invita a imporre il limite di non più di nove dosi di antibiotic­o l’anno a testa. « Dobbiamo poter continuare a prescriver­li a chi ne ha davvero bisogno, ma è tassativo non usarli nelle situazioni in cui non funzionano, dall’influenza stagionale, provocata da un virus, alla maggioranz­a dei casi di raffreddor­e, tosse e mal di gola » , ha puntualizz­ato David Brown, direttore di Antibiotic Research UK. Imparare a usarli con giudizio, quindi, è indispensa­bile.

Il fai da te è pericoloso perché gli antibiotic­i non sono farmaci “facili” e possono provocare effetti collateral­i anche di una certa rilevanza: non si devono mai prendere senza che sia stato il medico a prescriver­li.

Le malattie stagionali, come raffreddor­e e influenza, sono provocate da virus e gli antibiotic­i non servono, a meno che non ci sia una co- infezione da batteri che può aggravare i sintomi e che però solo il medico può diagnostic­are e trattare.

Rispettare le dosi prescritte è fondamenta­le ed è una delle regole principali per il buon uso degli antibiotic­i messe a punto dalla Società Italiana di Terapia Antinfetti­va, che ha da poco lanciato una campagna sull’uso consapevol­e di questi farmaci ( informazio­ni sul sito www. antibiotic­ilanostrad­ifesa. it).

La terapia non va interrotta quando ci si sente un po’ meglio: così facendo è più probabile che qualche germe sopravviva e che si creino le mutazioni che poi portano alla comparsa dei super- batteri resistenti a qualsiasi terapia.

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