Corriere della Sera - Sette

Giardino

Un piattino di latte e del mangime umido: queste palline con gli aculei spinosi si avvicinano facilmente all’uomo. Meno ai cani

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Il riccio ( Erinaceus europaeus), spinosa e schiva bestiola frequente in orti e giardini, è diventato famigliare, come ogni animale o pianta selvatica che penetri nel nostro verde da clandestin­o e, per il suo fascino, venga rispettato e considerat­o nostro, della nostra privata, un po’ domestica e un po’ selvatica, biodiversi­tà. Che il riccio, detto anche porcospino, sia parte dell’ecologia urbana, lo so per esperienza personale, quando con il mio cane, di una fox terrier, la sera, giravo lungo il greto cittadino del torrente Parma. Lei guidava, io passivo seguivo e così lei mi ha insegnato che tutto il greto era punteggiat­o da territori abitati da ricci. Notturni ed elusivi, occorreva la Mimì per scoprirli e quando li scovava, impazziva. Perché si chiudono “a riccio”, diventando pallottole irte di aculei, inespugnab­ili e la Mimi finiva solo col pungersi il muso. L’appallotto­larsi è un comportame­nto di - pdamico@rcs.it difesa, reso possibile dal potente muscolo dorsale, detto muscolo cucullare. Gli irti aculei erettili, fanno il resto. Così, tengono testa a vipere e altri rettili che allontanan­o facilmente. L’avvolgersi a palla li protegge pure da ruzzoloni lungo le scarpate. I nemici più duri sono proprio i cani, col loro accaniment­o, i rapaci notturni col loro volo silente e, su tutti, le quattro ruote sul liscio asfalto.

Solitari. Vivono in rifugi ricoperti da fogliame. Col buio escono, incamminan­dosi con la loro andatura un po’ saltellant­e alla caccia di insetti, loro prede preferite. È l’olfatto il senso più sviluppato, mentre la vista li aiuta poco. Soffi rauchi e balzi caratteriz­zano poi il breve corteggiam­ento che vede il maschio inseguire e mordicchia­re nervosamen­te la femmina. Notturni, schivi, solitari, sempre a trotterell­are indaffarat­i, ma anche simpatici e utili in giardino a far fuori insetti e lumache. Con facilità lo si può attirare con un piattino di latte e un po’ di mangime ( non secco) per cani e gatti. Se poi è femmina, può capitare che un giorno si presenti con al seguito un po’ di piccoli spinosi. Ed è bello avere una famiglia di ricci, ospite fissa in giardino. Dormiglion­i. Dotati di aculei resi rigidi dalla presenza di cheratina, i ricci vanno in letargo in autunno, fino a primavera.

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