Corriere della Sera - Sette

Affari, sport e politica

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l’azienda, secondo il regista, fratello di Giuseppe, il padre del sindaco- presidente, e di un terzo fratello, Filippo, sequestrat­o e ucciso nel 2006 in Venezuela. Una tragedia. Senza tempo per un riscatto, per un ritorno. E da allora è il presidente dell’Orlandina a tornare spesso a Caracas per seguire le aziende di famiglia, compresa quella famosa per un biscotto che spopola in Sudamerica, il Pirulin, da pochi giorni commercial­izzato in Spagna, come dice fiero Enzo Sindoni: « Un successo. Moltiplica­to dall’accordo con McDonald’s che lo ha trasformat­o in uno dei suoi must, spopolando su Internet con due milioni di visualizza­zioni in un giorno » . Sembra avere la bacchetta magica, ma da solo non può fare tutto. E oltre ad uno stuolo di fidati collaborat­ori come Verza, il suo punto di forza è adesso il figlio, Giuseppe, 28 anni, direttore sportivo di questa realtà dove la ricetta segreta del miracolo viene sintetizza­ta con ironia dal padre: « Occhio alle risorse limitate. Reclutiamo giovanissi­mi e scarti » . Senza le possibilit­à dei grandi squadroni, ecco il padre a caccia di giovanissi­mi come Mario Ihring scovato a 16 anni nella Repubblica ceca: « Lo conoscono ancora in pochi, ma è il più forte cestista che abbia mai visto » . Ed ecco il figlio felice di leggere interi paginoni dei giornali sportivi su Bruno Fitipaldo, il venticinqu­enne capitano della nazionale dell’Uruguay. Ingaggiato senza grandi cifre, ripete Enzo Sindoni: « Come per Ryan Boatright non possiamo permetterc­i i 100 mila euro della Cina. Loro crescono, poi vanno... » . Con un guadagno per la società. Un po’ come il Palermo calcio di Zamparini dove nessuno conosceva Pastore, Cavani, Toni, Dybala e gli altri campioni poi volati via. Ma se a Palermo nessuno ritorna, a Capo d’Orlando accade il contrario. E forse succederà di nuovo con un lituano amato dai tifosi, Simas Jasaitis, come mostra divertito Sindoni figlio: « Un tifoso lo implora di tornare e il lituano risponde su Facebook: “Ok, ci penso compare”. Un lituano che dice “compare”... » . Siamo al tema della sintonia, della qualità della vita sottolinea­to dal regista e rilanciato Enzo Sindoni, 54 anni, è nato a Maracay, in Venezuela, dove l’Upea, l’azienda di import-export agrumicolo di famiglia, ha le radici.

daunnotist­apoliticod­ilungocors­o, PieroFagon­e, un passato da presidente del Coni nell’isola, una villa sul lungomare dove osserva ironico la gara a chi si avvicina prima a quegli idoli. Pronti ad irrompere fra pub e ritrovi uscendo dal Palasport intitolato a uno di loro, il mitico Alessandro Fantozzi, oggi cinquanten­ne, sorpreso da tanto onore. Ma non troppo perché Sindoni è il sindaco che ha piantato le insegne del lungomare intestando­le a Ligabue il cantautore, una sua passione, e ha demolito la targa di Garibaldi scippando la piazza all’eroe considerat­o « un assassino al servizio dei piemontesi » . Maanche questa è acqua passata. E tutti applaudono.

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