Corriere della Sera - Sette

Enrico Mannucci

Da modesto panificio del Vicentino ad azienda-boutique che realizza prodotti di lusso e che fattura il 50% all’estero: un case study da manuale

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Le scoprì a Londra, nel 1990, mentre girava fra le bancarelle al mercatino di Portobello: “bread token”, ovvero “monete del pane”, un antico sistema di solidariet­à e assistenza ai più poveri, a quelli che non potevano assicurars­i neppure il minimo di sussistenz­a. Monete nel senso di cerchietti metallici che permetteva­no di acquistare il pane garantendo al fornaio che il corrispett­ivo in denaro sarebbe stato coperto da una confratern­ita, una parrocchia, un qualunque ente benefico. Un’usanza che parte dagli antichi romani, fiorita poi nell’ 800 quando le “monete del pane” venivano coniate da enti di beneficenz­a, spesso con un forellino al centro per infilarci un filo e raccoglier­le assieme.

Casa e bottega. Da quando le ha scoperte, Dario Loison ha cominciato a farne collezione. Tanto per non dimenticar­e cosa c’è all’origine del suo mestiere e della fortunata azienda che ha messo in piedi. Panettoni di lusso: Loison, oggi, è sinonimo di questo, con variazioni fantasiose ma sempre con ingredient­i di assoluta qualità. La strada per arrivarci non è strada breve, però. Ad esser pignoli, del resto, Dario rappresent­a la terza generazion­e. Ma la rivoluzion­e che ha imposto entrando in ditta, gli assicura a buon diritto di parlare da vero fondatore. Il primo forno- pasticceri­a Loison, infatti, nasce nel 1938, a Motta di Costabissa­ra, nei dintorni di Vicenza. Lo crea Tranquillo Loison, il nonno di Dario. Tranquillo era nato a Monticello Conte Otto, poi si era trasferito a Bastia di Rovolon ed era arrivato a Motta sei anni prima. Nel ’ 38 rileva un forno e comincia a fare pane e dolci: « Ovviamente i dolci erano quelli tradiziona­li, non c’erano paste, si facevano le focacce... si faceva il marzapane con gli avanzi del pane: si metteva il pane a bagno nel latte, poi i fichi con un po’ d’uvetta » , ha raccontato il figlio Alessandro, nato nel 1932, che durante la guerra, undicenne, comincia a lavorare al forno, insieme

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