Erotismo:
Una raccolta dei suoi film più celebri, dove seduzioni e dolori si mescolano
Sono passati meno di sette anni dalla scomparsa di Éric Rohmer ( morto l’ 11 gennaio 2010) e nemmeno dieci dal suo ultimo film ( Gli amori di Astrea e Céladon) eppure si ha l’impressione che il suo nome sia stato dimenticato, nonostante fosse un beniamino del pubblico cinefilo, premiato a Berlino, Cannes e Venezia ( l’ultima volta proprio sul Lido, nel 1998, per Racconto d’autunno, e tre anni dopo con un Leone alla carriera), capace a ogni nuova uscita di attirare un pubblico sempre numeroso. Questione di gusto? Anche, perché lo stile controllato ed elegante di Rohmer era lontanissimo dalla grossolanità odierna di un cinema che ha dimenticato l’eleganza e la sottigliezza per l’immediatezza. Il fascino dei suoi film non nasceva solo dal gusto per il racconto breve e raffinato, dove a volte il gioco del caso mandava a gambe all’aria le reti gettate dei protagonisti, ma Sopra, da sinistra,
poi le quattro copertine del ciclo dedicato alle stagioni del regista Éric Rohmer: sono alcuni dei 13 film raccolti in dvd dalla Bim. piuttosto dal piacere di giocare con le simmetrie e le geometrie segrete che legano tra loro gli uomini e le donne, le azioni e gli ambienti. Rohmer non dava mai l’impressione di “costruire” delle storie ma di essere un pedinatore, di “farsi guidare” piuttosto che di “guidare”. Che si trattasse dei “racconti morali” d’inizio carriera o degli adattamenti letterari della maturità, i suoi film erano sempre provvisti di una grazia e di una leggerezza mai casuale, che nasceva da sapientissime, ancorché sotterranee, scelte di regia. E che oggi, con il cinema che va per la maggiore, rischiano di sembrare un ricordo destinato a svanire. Per fortuna in aiuto arriva l’iniziativa della Bim che ripubblica in dvd tredici dei suoi film più celebri, a cominciare dal celeberrimo La marchesa von…, uno dei suoi capolavori assoluti, dove il tema della passione compressa dalle regole ( che poi il regista declinerà in