Corriere della Sera - Sette

Scianna: «La mia Palermo è molto di più»

-

Ispirato all’omonimo film di Pif del 2013, La mafia uccide solo d’estate è ora una serie tv in sei puntate , in onda su RaiUno dal 21 novembre. Tra i protagonis­ti maschili, Francesco Scianna, attore siciliano classe 1982. Com’è stato lavorare a Palermo, la sua città natale? «Emozionant­e, ho anche avuto l’occasione di scoprire luoghi del centro che non conoscevo bene. Avevo chiesto alla produzione di poter respirare questa atmosfera, li ringrazio». Che tipo è il tuo personaggi­o? «Comico e grottesco insieme. È un ruolo doppio, un po’ come è accaduto in Latin Lover ( commedia del 2015 di Cristina Comencini, ndr): inizialmen­te sono quello “figo” che conosce le persone giuste e sa muoversi bene in un ambiente che però non gli appartiene, così poi si ritrova a cercare stratagemm­i per sopravvive­re». La serie è ambientata nel 1979, lei non era ancora nato, come si è preparato? «Non è stato semplice. Di solito mi baso su documenti storici, rileggo articoli. Ma in quegli anni la parola mafia era ancora da evitare e molti non sapevano addirittur­a cosa fosse. C’era molta confusione». Nel 1992, quando sono stati uccisi Falcone e Borsellino aveva dieci anni: cosa ricorda? Francesco Scianna, 34 anni, siciliano «Della strage di Capaci ricordo le immagini viste al telegiorna­le, lo choc. La bomba in via D’Amelio invece l’ho sentita, abitavo lì vicino. È stato un periodo difficile, noi bambini avevamo paura. Allora nel mio palazzo abitava l’ex magistrato Antonino Ingroia, c’era sempre la scorta e il pomeriggio dopo la scuola ci fermavamo a parlare con i militari, erano diventati amici. Con loro ci sentivamo protetti». Anche di Giuseppe Tornatore era ambientato a Palermo. «Sono di Bagheria, durante le riprese ho compreso meglio le mie radici. Raccontare la mia terra, come è accaduto anche in Una storia sbagliata, è speciale. Però, come accade anche ai napoletani con Gomorra, mi piacerebbe fare un ritratto anche di tutto ciò che di positivo c’è in Sicilia. Pensiamo solo al teatro di Siracusa, vengono da tutto il mondo per assistere alle tragedie». A proposito di teatro: è in tournée insieme ad Ambra Angiolini con regia di Michele Placido. «Sento la necessità di stare sul palco, è una palestra fondamenta­le». Altri progetti? «Ho partecipat­o al film Usa Mary Magdalene con Joaquin Phoenix che per me è un maestro. Adesso mi aspetta un anno intenso».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy