Corriere della Sera - Sette

Corto maggiore,

La raccolta integrale delle ventinove storie che hanno per protagonis­ta il gentiluomo di ventura è un avveniment­o editoriale e il più bel libro dell’anno (non segue dibattito)

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Ci sono tutte le avventure del marinaio più famoso nella storia del fumetto, da Una ballata del mare salato a Concerto in O’ minore per arpa e nitroglice­rina, a Corte sconta detta arcana, a La casa dorata di Samarcanda, per la bellezza di ventinove storie, in questo monumento alla cultura italiana racchiuso nel cofanetto Corto Maltese – l’integrale, un capolavoro editoriale di Rizzoli Lizard, senza ombra di dubbio il libro più bello dell’anno ( non segue dibattito). Una meraviglia del genere mette voglia di scrivere l’articolo definitivo su Corto Maltese e su Hugo Pratt ( sempre che i due siano distinguib­ili l’uno dall’altro). Il problema di un articolo del genere è l’incipit. Come cominciarl­o? Da dove partire? Facciamo qualche prova. Primo incipit ( romanzesco): « Nel 1970 Alberto Ongaro scrisse Un romanzo d’avventura. Il protagonis­ta era Hugo Pratt. Quanti al mondo possono vantare il primato di vedersi dedicare in vita un romanzo, e firmato da un grande scrittore come Ongaro? » . Secondo incipit ( sentimenta­le): « Hugo Pratt raccontò a Ornella Vanoni che aveva un’amica con cui parlavano e ridevano così tanto, che non erano mai riusciti a fare l’amore » . Terzo incipit ( artistico): « Luca Beatrice, critico d’arte, è convinto che Hugo Pratt è ( lui ci mette un ‘ forse’ che ci permettiam­o di levare) il miglior acquarelli­sta del secondo Novecento, superiore a pittori da grande museo come Francesco Clemente » . Terzo incipit ( alla Corto): « “Siamo in ritardo, è già il 34 di dicembre e l’anno non si decide ancora a finire” recita la prima battuta di Corte sconta detta arcana » . Quarto incipit ( alla Stevenson): « Hugo Pratt diventò Hugo Pratt ( e Corto Maltese Corto Maltese) quando vide per prima volta L’Isola del tesoro di Stevenson. Fu anche l’ultima volta che Pratt vide suo padre. Pratt senior stava per essere rinchiuso nel lager dei prigionier­i di guerra italiani in Etiopia. Non ne sarebbe mai più uscito. Da una tasca della sahariana, il padre di Pratt tirò fuori il capolavoro di Stevenson e lo diede al figlio dicendogli: “Un giorno anche tu andrai a cercare la tua isola” » . Quinto incipit ( genealogic­o): « Il nonno paterno di Hugo Pratt era francese con antenati inglesi, il nonno materno ebreo, la nonna un po’ turca, la madre era una mezza maga, studiosa di cabala, cartomante, il padre militare di carriera. Pratt, al contrario di Flaubert con Madame Bovary, diceva che lui non era Corto Maltese. Ma la carta d’identità del suo eroe lo smentisce: la madre di Corto è una gitana andalusa, il padre un marinaio bretone, l’infanzia e l’adolescenz­a li ha passati tra sinagoghe,

 ??  ?? Ritratto d’autore Hugo Pratt nacque a Rimini nel 1927 e morì a Losanna nel 1995. Ha vissuto, tra l’altro, in Etiopia, a Venezia, in Argentina e in Francia. È considerat­o uno dei massimi autori di fumetti nella storia. Nell’altra pagina Louis Ferdinand...
Ritratto d’autore Hugo Pratt nacque a Rimini nel 1927 e morì a Losanna nel 1995. Ha vissuto, tra l’altro, in Etiopia, a Venezia, in Argentina e in Francia. È considerat­o uno dei massimi autori di fumetti nella storia. Nell’altra pagina Louis Ferdinand...
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