Niente sport con la rottura del crociato anteriore
La soluzione? L’intervento in artroscopia, quattro mesi di stop e tanta riabilitazione
Recentemente parecchi atleti professionisti hanno subìto traumi con una lesione del crociato anteriore ( esiste anche un crociato posteriore, ma è difficile che si lesioni). È un legamento importante, che svolge una funzione essenziale nel movimento del ginocchio. Tiene ben salda l’articolazione, evitando anche sfregamenti tra tibia e femore che potrebbero consumare la cartilagine ( gonartrosi) e i rischi sono maggiori per chi è già stato operato di menisco, perché si crea ancora più instabilità articolare. Il crociato anteriore è fondamentale in particolare per chi pratica fitness o sport: la stabilità legamentosa è essenziale per una gestione corretta del gesto tecnico. Dunque, per continuare in sicurezza le attività sportive il legamento quando si rompe dev’essere ripristinato chirurgicamente. Non è un intervento tra i più semplici, perché si opera all’interno della capsula articolare del ginocchio. Ma oggi le tecniche chirurgiche garantiscono ottimi risultati. Per esempio, non è più necessario operare a cielo aperto, ma si interviene in video- artroscopia: in questo modo si riducono al minimo sia i danni temporanei e collaterali su muscoli e tessuti, sia le cicatrici. Ovviamente vanno sempre rispettati i tempi necessari per completare la cicatrizzazzione del legamento ricostruito. Ma anche questi si sono ridotti: da sei a quattro mesi, dopo di che si possono riprendere in massima sicurezza le attività sportive, anche agonistiche.
Il tono aiuta. Condizione essenziale perché tutto vada bene è eseguire una corretta riabilitazione post chirurgica, che può già iniziare alcuni giorni dopo l’intervento. I fisioterapisti seguono protocolli molto precisi. All’inizio si usano due bastoni canadesi ( stampelle), poi uno; poi si comincia l’attività in acqua e, senza più bastoni, l’importantissimo lavoro propriocettivo, il recupero articolare e della forza ( allenando tutti i muscoli della coscia e in particolare il quadricipite), utilizzando elastici e un esercizio prevalentemente eccentrico ( rilascio lento della tensione), il recupero della postura, del cammino e della corsa. Alla fine dei quattro mesi e dopo una verifica del chirurgo si è pronti per il lavoro atletico vero e proprio con il trainer o con il preparatore. Prevenire le lesioni del legamento crociato anteriore non è facile, perché quasi sempre sono causate da traumi dovuti a gesti atletici sbagliati, da scontri o da cadute. È importante mantenere un buon tono muscolare in particolare del quadricipite ed è utile anche il lavoro propriocettivo con le tavolette, rigide o gonfiabili. E in caso di traumi al ginocchio bisogna rivolgersi subito a medici e a fisioterapisti competenti. Per il resto, in caso di infortunio si può solo contare su un po’ di fortuna.