Manuela Croci
L’arrivo in Italia («conoscevo solo Al Bano, gli spaghetti, la Loren»), l’amore per Roma e per Raoul. E un compleanno, avvolto dal mistero
stata una notte di paura. Ricordo tutto di quei momenti. Quando c’è stato il terremoto ad Amatrice ero a Rieti con la famiglia, c’erano anche i miei genitori » . Così, ancora con la voce rotta dalla paura, Rocío Muñoz Morales ripensa ai lunghi minuti delle scosse dello scorso 24 agosto. 28enne, ex modella e ballerina, da maggio è impegnata sul set di Un passo dal cielo 4, fiction di RaiUno in onda il prossimo anno, in cui interpreta Eva Fernandez. « Finiremo le riprese a dicembre. Mi sono affezionata a questo ruolo, anche se Eva è molto diversa da me, fa cose che io non farei mai. Questa è la mia seconda stagione, ormai mi sento di casa » . E con lei sul set c’è anche un compagno speciale, uno che veramente è di famiglia, il suo cane Pinchito. « L’ho portato con me dalla Spagna, quando mi sono trasferita nel 2014, nessuno lì voleva tenermelo. È molto buffo e nella serie si chiama “Dolce”. All’inizio guardava tutti in modo curioso, adesso capisce anche lui l’italiano » . Sorride, e svela una solarità tipicamente mediterranea ( « Non ho smesso di sorridere nemmeno all’inizio della relazione con Raoul, quando molti erano contro: ho sofferto quando sentivo certi commenti, ma guardavo avanti » ) . Spagnola di nascita e italiana di adozione, Rocío si è trasferita definitivamente nel nostro Paese dopo l’incontro con Raoul Bova, conosciuto sul set di Immaturi – Il viaggio, film di Paolo Genovese. « Ricordo che durante le riprese parlavo quasi esclusivamente in inglese, non capivo molto della vostra lingua. Allora dell’Italia conoscevo solo Al Bano e Romina, la pizza, gli spaghetti e Sophia Loren. Adesso invece, pur restando molto legata a Madrid, lì affondano le mie radici, sento che Roma è diventata casa mia. E mi spiace che la città non sia curata e accudita in modo adeguato. È bellissima, ogni volta che mi soffermo a guardarla o che scopro un posto nuovo, mi emoziono » . Nella Capitale vive insieme all’attore e con la figlia Luna che il 2 dicembre spegne la sua prima candelina: cosa state organizzando per il compleanno? Ci pensa un po’. « Questa domanda mi fa riflettere. In realtà non abbiamo pensato a nulla di particolare, forse perché vogliamo che sia un momento semplice, cerchiamo già adesso di non trasmetterle un eccessivo attaccamento alle cose materiali. Per il suo battesimo, tutti mi chiedevano cosa avevo comprato, dicevano: “Chissà che bel vestitino nuovo…”. Invece ho scelto un abitino usato che era di mia nipote » . Semplice e diretta, Rocío, come quando sul palco del Festival di Sanremo nel 2015 si è più volte sciolta in lacrime. « Era un’emozione fortissima essere lì, non riuscivo, e non volevo, nasconderla » . Così come non nasconde le perplessità e i dubbi legati al suo prossimo lavoro. « Ho appena iniziato le prove per il mio primo ruolo a teatro, Certe notti, testo di Antonio Grosso con cui, da gennaio, dividerò la scena » . È uno spettacolo, ambientato in una Casa dello Studente con ragazzi bloccati nel limbo: non sono più giovani ma non vogliono diventare nemmeno adulti. A smuoverli sarà un terremoto. « Si tratta di una commedia, che allo stesso tempo è una denuncia anche nei confronti di chi non si è impegnato nel controllo di strutture che poi crollano a causa delle scosse. Avevo accettato questo ruolo nove mesi fa, madopo la notte del 24 agosto ho avuto parecchi dubbi. Alla fine ho deciso di continuare proprio per rispetto nei confronti delle persone che hanno perso tutto, a volte anche la vita » . Cinema, Tv, teatro: non pensa mai di tornare a ballare? « Ho fatto una scelta quando ho lasciato quella strada per diventare attrice, non la rimpiango. Per anni ho girato il mondo per le gare. Chissà, magari qualche esibizione, sì ( Milly Carlucci, regina di Ballando con le stelle, è avvisata, ndr). Per ora però mi concentro sulla recitazione. Il mio sogno? Un film con Woody Allen » .