Corriere della Sera - Sette

Edoardo Vigna

Dell’anima in tv «che vale più di qualsiasi nota perfetta»: Arisa si racconta

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Voglio fare un gruppo per cantare in balera » . È una fucina di progetti: solo per il tempo di questa intervista, al tavolo del ristorante milanese Aromando ( « Il mio preferito » ) , Arisa ne ha tirati fuori quattro. « Io faccio girare un sacco di cose, poi una porta si apre e m’infilo dentro. Da lì parte tutto » . Anche la sua voce è incontenib­ile. Ricorda Pino Daniele e comincia a cantare Tu stive nzieme a n’ato je te guardaje. Poi intona Never say never. « Se sapessi le lingue, sai quante altre cose avrei fatto... » . E sì che Arisa, il nome che Rosalba Pippa si è data mettendo insieme l’iniziale del suo con quelle di genitori e sorelle, a 36 anni ha un albo d’oro da paura, compresi due Festival di Sanremo, Giovani e Campioni. Oggi è tornata – dopo due altre edizioni – a fare da giudice a X- Factor. E pubblica Voce, il suo primo “Best of”. Qual è il suo “best” del “best”? « Io amo soprattutt­o Abbi cura di te, che è un pezzo del mio primo anno. Spesso lo dico a me stessa davanti allo specchio: “Di strada da fare/ ancore ce n’è/ avrò cura di me”. La vita è come il domino: basta una folata di vento per far cadere tutto. Avere cura di se stessi è importante. Io lo faccio, ma mi faccio pure tanto male. Sono severa, perfezioni­sta, anche se in tv sembro “carlona” » . Come ci si fa del bene? « Cucinando per te stessa, mangiando cose sane, avendo un pensiero per i tuoi genitori. E ascoltando tanta musica: sono i pomeriggi migliori. Al momento sento molto blues. Mi sta girando in testa l’idea di fare un gruppo Lindy Hop, quelli che fanno i turni nelle sale da ballo. Voglio aiutare la gente – e me stessa – a vivere una nuova giovinezza. E chi balla resta giovane » . Lei balla? VOCE (Warner Music) raccoglie 19 canzoni che rappresent­ano il percorso artistico di Arisa, da del 2009, al nuovo singolo con Tricarico, « Col mio ex fidanzato andavo in balera, mi piaceva. Poi però ho cominciato a essere gelosa. Invece di ballare, guardavo chi lo guardava. È che scelgo sempre uomini belli... » . Non aiuta... « E poi esplodo. Se qualche ristorante potesse parlare... » . La sua canzone preferita di sempre? « Avrei voluto scrivere Imagine. Oppure Heal the world, di Michael Jackson. Cantare, le canto tutte... canterei in un locale anche tre giorni a settimana fissi, se mi dessero i soldi giusti. Non tanti, giusti. Invece sembra che tutti vogliano farti fare sempre la tv » . Così è a X- Factor per la terza volta. « E questa volta non me ne frega più niente se gli altri si domandano se sono legittimat­a a stare lì o no. E poi mi voglio più bene. Mi sono resa conto che se non ci pensi tu, a te stessa, è difficile che ci pensi qualcun altro. Delusione su delusione, rimani dritta contro il vento, ma il cuore s’indurisce. In generale crescere non è il massimo: quando ho doppiato Cattivissi­mo me, il protagonis­ta diceva alla figlia: ti prego, non crescere mai. Invece sono cresciuta... » . Il ricordo più bello di bambina? « La neve, le ciambelle di cannella, il mondo che si muove intorno a te e tu sei nei pensieri delle persone che si muovono. La dimensione della famiglia. Non che io abbia avuto una vita così semplice, in famiglia » . Cioè? « I miei genitori avevano paura delle mie “evoluzioni”. A9 anni ho iniziato a fumare » . Precoce, in effetti. Com’è successo? « Mia cugina fumava, e una volta per non farmelo dire, mi fece provare. Così ogni tanto spippettav­o le Ms che rubavo a mio padre. La maestra se n’è accorta, ha chiamato mia madre. Comunque di base io sono ancora molto figlia. Amo i miei genitori. Forse per questo trovo sempre il coraggio di rialzarmi: non voglio dar loro dispiaceri » . Quando è nata l’idea di lasciare il paese, Pignola, vicino Potenza? « A tre anni. Mio cugino era andato a Milano e ogni volta che tornava portava giochi bellissimi... Poi ci sono venuta a 19 anni per fare Scienze internazio­nali e Istituzion­i europee. Sognavo la carriera diplomatic­a, di occuparmi dei problemi del mondo. Solo che non volevo studiare... » . Quindi? « Dopo 7 mesi ho lasciato. Sono andata a stare da mio cugino, finché ci ho litigato. Avevo cominciato a lavorare in un locale, dove lavavo i bicchieri tutta la sera, ma lui pensava fosse un club di scambisti. Mi sono trasferita in un’altra casa trovata con un annuncio: abitavo con una mamma e sua figlia che era appena tornata dalla Thailandia dove aveva litigato con il fidanzato e passava tutto il tempo a lucidare la pistola e a dire che lo voleva andare ad ammazzare. E io che le ripetevo: “Non ci pensare” » .

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IL SUO “BEST OF” IN 19 CANZONI The best of

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