PROVE DI SAUTERNES TRA LE ALPI
Quando la muffa diventa oro. Accade in Francia con il celebre Sauternes, prodotto dalle uve di Semillon attaccate dalla Botritys cinerea. Ci stanno provando alla cantina Kaltern, lago di Caldaro, in Alto Adige, dove l’enologo Andrea Moser sta sperimentando lo stesso processo con le uve di Traminer Aromatico maturate tardivamente. «Le condizioni ci sono», dice Andrea, «il processo virtuoso funziona con la combinazione di uno sbalzo di temperatura fra il giorno e la notte. Si crea quell’umidità mattutina, poi spazzata via dal calore pomeridiano, che favorisce uno sviluppo nobile di una muffa altrimenti devastante». Sopra, il campanile di una chiesa a Silandro, in Val Venosta. A destra, L. e M. sono una coppia di anziani signori che vive a Silandro da oltre cinquant’anni, arrivati nel dopoguerra alla ricerca di lavoro. Non vogliono esporsi perché dicono che i rapporti tra italiani e tedeschi in Val Venosta sono molto tesi. Sotto, il consigliere del Südtiroler Volkspartei Maria Kuenzer Hochgruber davanti alla sede del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano. gruppo tedesco e solo il 62 per cento degli italofoni. Non c’è quindi da stupirsi se i consiglieri provinciali italiani sono precipitati in 20 anni da 10 a 5 e in giunta ce ne sia uno solo. E la destra, che la faceva da padrona sin dai tempi del Msi maggioritario a Bolzano, con le sue faide e gelosie intestine ha pagato il prezzo più alto: fa eccezione l’esperimento di Laives, l’altro comune a maggioranza italiana oltre a Bolzano, dove Christian Bianchi governa con successo insieme all’Svp.
Piccola patria condivisa. « Siamo tutti prigionieri dei gerani » , confessa Urzì con un’immagine che fotografa bene la nuova Heimat dell’Alto Adige, condivisa a dispetto della politica. « La bellezza, l’eleganza, il senso civico di questo giardino d’Europa ci rende tutti orgogliosi, noi quanto i sudtirolesi. E l’Italia ci dà troppe occasioni per turarci il naso e adattarci alla realtà » . Ad esempio incassare il gap nel valore medio patrimoniale delle famiglie ( 259 mila euro contro i 404 mila del gruppo tedesco) nonostante la più alta percentuale di laureati, 16 per cento contro 11 dei sudtirolesi. Ma la realtà è soprattutto quella dell’ultima generazione, che mostra una capacità darwiniana al cambiamento, elogiata anche da Swz, il settimanale degli imprenditori di lingua tedesca: « Gli italiani sono più lungimiranti, più