Massimo Sestini
«Un amico mi disse che avevo sedotto la notte». E nel locale arrivarono Ray Charles, Benigni, Ella Fitzgerald e persino la Fallaci...
uando parli di Forte dei Marmi la memoria corre ai luoghi del piacere, agli indirizzi del divertimento di qualità, alle atmosfere da Sapore di mare. E lì, nell’infinito mondo delle sabbie nobili, lo sguardo sfuma nella quieta bellezza di un indirizzo che si è fatto storia: la Capannina, meta irrinunciabile del divertimento da tutto esaudito. Intere generazioni sono cresciute nelle sue serate fatte di aperitivi, sala per il gioco del bridge, cene pasteggiate a champagne, musica dal vivo, orchestre e stelle. Un capanno per gli attrezzi dei pescatori che Achille Franceschi, nel 1929, volle trasformare in una metafisica casa sulla spiaggia per aristocratici e industriali. Qui si sono scritti tratti indelebili e segreti inconfessabili. E se la Capannina è di fatto il più antico locale da ballo del mondo, l’anno che verrà porta con sé un altro primato. Quello delle
Qquaranta primavere alla tolda di comando da parte di Gherardo Guidi, il signore della notte. « Sembra ieri e in un amen eccomi qui » , sorride sornione mentre culla con lo sguardo questo tempio della musica danzante. « Ho preso la Capannina nel 1977. In realtà il mio obiettivo era la Bussola, la mitica Bussola di Bernardini ( che pure si assicurerà all’alba degli anni 80, ndr). Ma la sorte ha voluto così e certo non posso lamentarmi. Un caro amico dice che così ho sedotto la notte » . Il mare d’inverno è una poesia fatta di ricordi. Protetta dalle Apuane, accarezzata dal Maestrale, la terra di Versilia vive di spazi che si allungano all’infinito, i silenzi ispirano gli artisti e i ricordi si uniscono a tradizioni fatte di ospitalità e irrinunciabile mercatino del mercoledì. Le biciclette tracciano la rotta del benessere tra il Quarto Platano