Corriere della Sera - Sette

Sbanda”

Al di là del successo di Rocco Schiavone o dello show di Mika, Raidue si fa notare per un rinnovamen­to di linguaggio e tenta esperiment­i

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ppur si muove, qualcosa, poco poco ma si muove qualcosa, nello stanco panorama della tv generalist­a italiana. E non capita solo verso gli ultimi tasti del telecomand­o, con La 7 che sottrae alla Rai autorevole­zza e radicament­o nell’informazio­ne, La 8 che avanza con tanto di Fiore di Sky e il gruppo Discovery che consolida il successo di Real Time innervando­lo sul 9. Ci sono alcuni buoni risultati di Raidue, per esempio, che non valgono solo o tanto per quello che dicono sul piano degli ascolti, ma ribadiscon­o la svolta editoriale della seconda rete. Il tocco del nuovo direttore Ilaria Dallatana, forgiatasi prima in Mediaset e poi al vertice della società di produzione Magnolia, si vede anche sui dettagli, persino più che nelle serate luccicanti, come il varietà affidato a quel nuovo straordina­rio funambolo che è Mika, e con tanto di un Ballandi come impresario alle spalle. Più che al filone degli ex di Italia 1, in parte ereditato da Angelo Teodoli, ora alla guida di Rai4, più che ai risultati non esaltanti come quelli di Nemo o della Gialappa’s spalmata ovunque, si può guardare a un esperiment­o come lo show degli Sbandati, lanciato intorno alle proposte forti della rete, partendo dalla seconda serata del martedì, e poi con una striscia quotidiana post- telegiorna­le, e a breve anche sperimenta­lmente prima del Tg2. A

EGigi e Ross. metà tra varietà light e “infotainme­nt”, tra talk- show e Blob, con la tv come argomento, Sbandati è guidato con mestiere da Gigi e Ross, due comici napoletani, ma vive anche di un pugno di pseudo- opinionist­i ben assortiti. Per dire, le due presenze femminili sono così caratteriz­zate: la “tosta antipatica” Velia Lalli, che somiglia a una versione giovanile nostrana della Robin Wright diHouse of Cards; e la “tonta simpatica” Giulia Salemi, che ha avuto il grande momento di notorietà all’ultimo festival di Venezia, presentand­osi in arancione- shocking con spacco inguina- le. L’insieme di Sbandati è furbetto, veloce, radiofonic­o, cattivo ( grazie al pungente Filippo Giardina) ma poi non troppo, molto simile a un programma che potremmo vedere sul satellite. E qui si tocca il tema chiave del passaggio da una tv generalist­a auto- referenzia­ta, com’è stata la Rai finora, a scelte editoriali che invece si nutrono di suggestion­i, fin dai volti dei protagonis­ti, se non persino dai format, che vengono dalla tv satellitar­e e dalle altre tv: Mika s’è fatto conoscere in Italia con X-factor, Marco Giallini fa Rocco Schiavone come un boss di Romanzo Criminale, Gigi e Ross hanno lanciato Made in Sud su Comedy Central, i factual sono un genere decollato con i canali Discovery... Certo, non è facile innervare un certo tipo di contempora­neità televisiva nella tradizione della tv di Stato, ma a Raidue tocca per vocazione e perciò è anche la rete dove l’impresa può riuscire. Un banco di prova sarà il nuovo singolare Il Collegio, un factual ambientato in una vera scuola d’altri tempi. Il tema dell’educazione, che peraltro appare anche pertinente all’operazione di aggancio con il nuovo pubblico, alimenterà di sicuro ricadute mediatiche e discussion­i, come aveva fatto il film- tv Giovani Ricchi.

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