Mondi
Dall’antichità al Rinascimento. Fino a oggi. La ricerca degli alieni ossessiona la scienza e la filosofia: ma se esistono, dove sono?
os Angeles, 1950. Nel cielo della California, per la gioia dei lettori di storie di fantascienza, vengono segnalate intere squadriglie di dischi volanti. Sono tempi di Visitors: le casalinghe dei film hollywoodiani devono guardarsi dalle avances dei mostri venuti dallo spazio e si dà per certa l’esistenza d’infinite civiltà tecnologiche soltanto nella nostra galassia, dove si contano centinaia di miliardi di stelle con ineludibile ricaduta fantastiliardaria d’alieni. Al ristorante con alcuni amici, tra cui il padre della bomba all’idrogeno Edward Teller, Enrico Fermi solleva in aria la forchetta per richiamare l’attenzione dei colleghi e ne smorza l’entusiasmo per l’esistenza degli alieni con una domanda solo apparentemente semplice: « Sì, d’accordo, ma dove sono tutti quanti? » Autori di Un mondo di mondi, il primo filosofo, il secondo scienziato, Giulio Giorello ed Elio Sindoni raccontano la storia della cosmologia in relazione al millenario, affascinante dibattito circa l’esistenza d’altri « infiniti mondi » e degli eventuali loro abitanti, gli extraterrestri. Astronauti da biblioteca, Giorello e Sindoni cercano ( e trovano) gli alieni dove la loro presenza è indiscutibile, cioè nelle tradizioni scientifiche, letterarie, variamente culturali dall’età classica al Rinascimento, da Giordano Bruno a Isaac Newton, dal Dialogo della Terra e della Luna di Giacomo Leopardi ai romanzi lunari di Jules Verne, dai « canali di Marte » di Giovanni Schiaparelli alla Guerra dei Mondi di Herbert George Wells, su su fino al Progetto Seti ( un network d’antenne puntate sullo spazio cosmico che cerca tracce
LUN MONDO DI MONDI. ALLA RICERCA DELLA VITA INTELLIGENTE NELL’UNIVERSO di Giulio Giorello ed Elio Sindoni Raffaello Cortina 2016, pp. 141, 13,60 euro UNO STRANO SILENZIO di Paul Davies Codice 2012, pp. 238, 19 euro, eBook 9,99 euro
XSE L’UNIVERSO BRULICA DI ALIENI...DOVE SONO TUTTI QUANTI? di Stephen Webb Sironi 2004, pp. 379, 19,50 euro
XDOVE SONO TUTTI QUANTI? di Amedeo Balbi Rizzoli 2016, pp. 229, 17,50 euro, eBook 9,99 euro
XPRIMO CONTATTO a cura di Martin H. Greenberg e Larry Segriff Nord 1988, pp. 448, s.i.p. d’intelligenza aliena nel gran concerto delle onde radio) e alla domanda posta da Enrico Fermi ai suoi commensali nella California del 1950: « Sì, d’accordo, ma dove sono tutti? » Gli umani hanno iniziato il loro cammino tecnologico solo da poche migliaia di anni, ma l’universo ha superato da un pezzo i tredici miliardi di primavere e, se i calcoli degli ottimisti fossero esatti, dovrebbero esserci in giro civiltà tecnologiche di poco più giovani del Big Bang. Civiltà cosiddette « di tipo 3 » , capaci di sfruttare l’energia di « un’intera galassia » ( quelle di « tipo 1 » sfruttano le risorse del loro pianeta, quelle di « tipo 2 » le risorse del loro sistema solare). Estesa su un’intera galassia, una civiltà di tipo 3 si farebbe senz’altro notare, ma non ce n’è traccia, come non c’è traccia di civiltà di « tipo 2 » e di « tipo 1 » ( a parte la nostra). Niente segnali radio, nessuna astronave superluce, e nemmeno un alieno con le antennine verdi. Solo Abisso e Silenzio, come nelle cosmogonie degli antichi gnostici. Morale: siamo quasi certamente soli nell’universo. Del resto Richard Hawkings metteva in guardia la Nasa dal lanciare troppe sonde nello spazio profondo, dove potrebbero imbattersi in extraterrestri ostili. Sempre che l’invasione aliena non sia già in corso, naturalmente. Una prima « risposta all’interrogativo di Fermi » ( scrive Stephen Webb in Se l’universo brulica di alieni… dove sono tutti quanti?) giunse infatti da Leó Szilard, un fisico di Budapest « che pranzava regolarmente in compagnia di Fermi a Los Angeles » . « Gli alieni sono tra noi » , rivelò Szilard, « e si fanno chiamare “ungheresi” » .