IL MATRIMONIO RIPARATORE

È una delle vicende che fa da sfondo all’ultimo bestseller di Michael Connelly The Wrong Side of Goodbye ed è un ritorno del tutto inatteso: il matrimonio riparatore. Quello che si credeva il retaggio di un passato arcaico, ora negli Stati Uniti è riapparso di attualità, almeno per alcune classi sociali. Lo confermano i dati statistici: nel 1930 il 50% circa delle donne incinte e nubili si sposavano prima della nascita del bambino; alla fine del secolo la percentuale era crollata al 6%. Ora ha ripreso a risalire. È quanto emerge da una ricerca della Duke University che ha analizzato i dati relativi a 800 mila nascite tra il 1992 e il 2012. L’analisi per singole categorie sociali ha evidenziato che i matrimoni riparatori sono cresciuti, nel periodo, del 20% per le mamme di colore di qualsiasi età, del 60% per le mamme di colore sotto i 25 anni, del 17% per le mamme bianche sotto i 25 anni, del 41% per le mamme bianche con titolo di studio superiore e del 61% per le mamme di colore con titolo di studio superiore. Questa imprevista rinascita ha permesso anche di sfatare un luogo comune e cioè che queste unioni, arrangiate in tutta fretta, portino inevitabilmente a facili divorzi. Non è così: i tassi di divorzio dopo un matrimonio riparatore rispetto a uno “classico” sono risultati pressoché simili, tra il 23% e il 20%. Dopo i dieci anni addirittura queste unioni si sono rivelate le più stabili.