CON LA MAGIA DI UN MERCATINO CHIUSA TORNA INDIETRO NEI SECOLI
Risulta quasi magica l’esperienza di poter camminare ancor oggi a lume di candela, come capita nella millenaria cittadina sudtirolese di Chiusa in occasione dei fine settimana del Mercatino Medievale di Natale, teatro dal 25 novembre al 18 dicembre di numerose manifestazioni e spettacoli sempre di sapore storico. L’accurato allestimento è funzionale a creare la sensazione di un viaggio nel tempo: nei vicoli riecheggiano suoni di musica medievale, un giocoliere si fa spazio tra la folla, un mangiatore di fuoco si esibisce in piazza; gli stand per la vendita sono tutti in legno, decorati con rami d’abete, e i venditori vestiti in abiti storici di velluto e lana. Insomma, non bisogna più andare fino a Dresda, per vedere un bel mercatino natalizio medievale, con tanto di sfilate in costume, concerti e tornei vari d’accompagnamento. S’aggiunga che, tra l’altro, a Chiusa e dintorni siamo in una delle zone più preservate dall’inquinamento luminoso (anche secondo l’ultimo rapporto di Science Advances le zone più buie d’Italia sono nel Sud Tirolo e in Sardegna). È uno strano capriccio quello per cui gli scrittori di viaggi si sono ostinati a seguire lo schema “dell’adempimento”, a voler cioè restituire a ogni paese il profumo creato apposta dalla lontananza. Negli appunti dell’intellettuale ebreo tedesco dedicati alla Spagna, nel 1932, s’invitano gli scrittori di viaggi a saper andare oltre gli effetti del primo incontro, per far crescere con disciplina «il meraviglioso albero i cui frutti hanno l’aroma della più prossima vicinanza».