NON RIUSCIR PIÙ A VEDER LE STELLE DALL’INFERNO LUMINOSO PADANO
Anche chi non ha studiato Dante, conosce la stellare chiusa dell’Inferno: «Salimmo sù, el primo e io secondo,/ tanto ch’i’ vidi de le cose belle/ che porta ´l ciel, per un pertugio tondo. // E quindi uscimmo a riveder le stelle». Oggi, non riuscire più a riveder le stelle, sembra il destino tragico di tante notti nella parte più ricca del pianeta. Fanno davvero impressione le mappe del nuovo atlante mondiale della luminosità artificiale del cielo notturno, realizzato da un team internazionale di ricercatori della rivista
dopo 30 mila misure di “brillanza”. Per quanto ci riguarda più da vicino, spiega il fisico Fabio Falchi, che ha coordinato la ricerca: «All’interno del gruppo dei G20, l’Italia è, insieme alla Corea del Sud, la nazione più inquinata in assoluto. Non esiste più alcuna zona esente dall’inquinamento luminoso, ma la peggiore è senz’altro la Pianura Padana, una fra le regioni più ampie al mondo dove si è persa la possibilità di vedere la Via Lattea. E anche se facciamo un confronto tra città, per esempio Milano rispetto a Monaco di Baviera, oppure Roma e Berlino, vediamo che le nostre sono molto più brillanti di quelle tedesche, dove si fa più caso a risparmiare energia e a frenare l’inquinamento luminoso».