Templari contro Assassini: la guerra nata come
di
Epensare che non sono mai stato un patito di videogame » . Se la ride Michael Fassbender che alla bravura, testimoniata dalle nomination Oscar con 12 anni schiavo e con Steve Jobs senza dimenticare Hunger e X-Men, unisce una forte e istintiva carica di simpatia. È irlandese, di origine tedesca. Sorriso e tenacia. Neppure Marion Cotillard ha speso la sua vita inseguendo le avventure da console. Lei è statuetta d’oro ( placcato oro) per la parte di Edith Piaf nella Vie en Rose e viene dal sofisticato cinema francese che è distante anni luce dal pirotecnico universo ludico dell’elettronica. È in dolce attesa, ha il pancione, ed è ancora più bella con l’aria stanca di chi diventerà mamma per la seconda volta. Due stelle del grande schermo nel kolossal che dopo la prima newyorchese e londinese sbarca in Italia: Assassin’s Creed. Ma sono due stelle che amano poco essere stelle, almeno nel banale senso di esibizionismo, di vanità e di eccessi. Michael Fassbender confessa di preferire « le spiagge e la tavola da surf ai tappeti