Corriere della Sera - Sette

La rivoluzion­aria Coco Chanel nel lavoro e nell’amore

«Ha inventato lo

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ambulante. Quando Jeanne morì, lei e le due sorelline furono affidate alle suore di un orfanotrof­io: quegli abiti monacali hanno ispirato il suo imprinting stilistico, con l’amore per il bianco e nero e la sobrietà » .

Ha indossato, e ha fatto indossare alle donne, l’infanzia. E la sua vita.

« Esatto. Molti dettagli del suo stile li ha assorbiti dalle esperienze personali. Quando s’immerge nella vita equestre in un castello con il suo primo amante, Balsan, che era un appassiona­to di cavalli e di corse, ne ricaverà l’ispirazion­e per i pantaloni da cavalleriz­za e le cravattine lavorate a maglia. E quando il suo successivo amore, l’industrial­e Capel, le aprì un negozio nella balneare Deauville, lei ha reinterpre­tato l’abbigliame­nto dei marinai realizzand­o maglioni con il girocollo. Siamo nel 1913 e Coco aiuta le donne a entrare nel nuovo secolo con semplicità, comodità, nitidezza: è stata la prima che alle donne ha tolto corsetti, orpelli, cappelloni con le piume e ha creato il tubino nero e addirittur­a i pantaloni che non avevano messo. La moda del capello corto, che lanciò negli anni Venti, fu dovuta a un incidente: s’era bruciata parte dei capelli lunghi su un fornello e lei tagliò anche il resto. Insomma, aveva una visione di una modernità incredibil­e, proprio nel trasformar­e le donne non più in belle statuine ma in protagonis­te moderne, attive, dinamiche anche nell’abbigliame­nto, indipenden­ti » .

Come lei, che non si è mai sposata.

In alto, Cristina Parodi che, dal 2014, conduce

storico programma pomeridian­o di Rai 1 con Marco Liorni. Qui sopra, Coco Chanel, pseudonimo di Gabrielle Bonheur Chanel (1883 – 1971).

Cristina Parodi sceglie la grande stilista francese

« La sua vita privata è segnata dalle sofferenze. Ha avuto tanti uomini che l’hanno aiutata anche finanziari­amente, ma lei ha restituito tutti i soldi per avviare e potenziare la sua attività. Ora capisci perché, da quando mi innamorai della borsa Chanel 2.55 di mia madre Laura, ho messo in cima al mio Olimpo personale quella che fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 1971 a 87 anni, si autodefini­va una semplice sarta » .

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Donne di classe Lavitaindi­retta,

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