Marco Merola
Dall’Alpi alle Piramidi ( Azteche), dal Nilo all’Eufrate, Marcella Frangipane si è guadagnata sul campo i galloni di archeologa dei due mondi. Mentre ci racconta la sua storia è intenta a sbrigare le mille pratiche burocratiche prodromiche al suo ritorno in Turchia, dove da ventisei anni dirige la Missione italiana ad Arslantepe, nel sudest del Paese. Siamo all’indomani del ten- tato golpe anti- Erdogan. Per lei non era facile prima, a maggior ragione non è facile adesso. I turchi, però, hanno sempre sostenuto lo scavo, soprattutto quando hanno capito che le scoperte fatte dagli italiani erano davvero importanti. Brani di vita arcaica ( si parla del 3000 a. C.), edifici, oggetti, mostravano come il potere religioso si fosse trasformato in potere politico e amministrativo e come questo cambio di scenario avesse portato alla nascita di una élite di comando e del suo apparato di burocrati. Ironia della sorte, pensa la Frangipane mentre annega nelle carte... Ma, come è tradizione, cominciamo dall’inizio. Verso la fine degli anni 60 una giovane e appassionata studentessa di preistoria e protostoria dell’Università La Sapienza di Roma macinava esami su esami e divorava qualunque testo le capitasse a tiro che avesse come tema i processi di cambiamento della società, le tappe fondamentali della nascita