Corriere della Sera - Sette

Universi e ricordi che scorrono negli occhi di un uomo

- Di Roberto Burchielli

È uno spazio che non ha confini, milioni di percorsi, miliardi di persone, tutte connesse tra di loro attraverso raggi di luce che si compongono nell’etere per giungere a un unico flusso principale. Una carrellata all’indietro ci mostra infiniti volti che si uniscono formando città, paesi, continenti. Proseguend­o a ritroso scorgiamo l’immenso: incontriam­o altre costellazi­oni, altri mondi, fino a che il buio diventa sempre più presente, conquistan­do ogni dove. La macchina da presa continua nel suo movimento e il nero ora è quello di una pupilla, usciamo dall’occhio di un uomo che ha il volto impietrito da questa visione. L’unico sentimento che scorgiamo tra le sue giovani rughe è la paura. Non ci sono più l’onore, la patria, l’orgoglio, la spavalderi­a, tutto si è spento in questo istante. Il senso di libertà e la voglia di esplorare si sono tramutati in una prigione, in una condanna a peregrinar­e, ad abbandonar­e gli affetti, la propria casa, la vita di tutti i giorni. Tornano per un attimo alla sua mente i ricordi belli: sua moglie, le prime schermagli­e amorose, i suoi genitori, gli amici. La paura lascia spazio al coraggio. La sua bocca si apre in un leggero sorriso, più rassegnato che felice. Il suo cuore si gonfia di speranza perché ha trovato la soluzione: cambiare tutto con un semplice click.

- La soluzione a pag. 105

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