Se natura e uomo diventano simboli
In Asia Minore e in India uno dei simboli più antichi rappresenta la montagna come una madre creatrice che governa e protegge, immobile ed eterna dal suo trono. La neve sciolta e i torrenti di pioggia fluiscono lungo i suoi fianchi fecondando tutto. L’oceano rappresenta la profondità della nostra mente. La Luna crescente richiama la babilonese Ishtar, “nave della vita” che trasporta il seme di tutti gli esseri viventi. Oppure il compasso, immagine medievale del divino architetto dell’universo, o la melagrana associata al concepimento e alla rinascita della vegetazione ma anche alle forze maestose dell’inconscio. L’ambiente con i suoi mondi vegetali e animali, il cosmo sovrastante e il corpo umano sono stati le fonti inesauribili di una simbologia che nel tempo si è arricchita di significati. In questo modo la rappresentazione della realtà si è trasformata quasi sempre in una forma d’arte diventando una fonte di ispirazione spirituale oltre che letteraria. Una magnifica dimostrazione emerge dalle 17 mila immagini fotografiche con i significati e i commenti sul loro contesto culturale e storico, contenuti nel monumentale libro dei simboli offrendo nel contempo una preziosa interpretazione artistica della scienza. Una visione mitica della natura, uomo compreso, che affascina la mente.