600.000
Angelo Motta, da Villa Fornaci di Gessate, nato nel 1890, padre cocchiere, madre lavandaia, era già garzone di panetteria quando arrivò a Milano con mezza lira in tasca. Nel 1919, comprando per settecento lire le attrezzature di un panettiere, aprì il suo forno in via Chiusa. Subito si sparse la voce di quant’era buono il panettone di un «certo Motta». Nel 1921 arrivò Gioacchino Alemagna a fargli concorrenza: la città si divise su chi faceva il dolce più buono.