Corriere della Sera - Sette

Non cercate la «persona giusta», ma il «momento giusto»

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[…] Ci si può riavvicina­re alla propria moglie con una curiosità tutta nuova? Si può desiderare di riprendere un rapporto carnale dopo essersi lasciati, ripresi e ri-lasciati? La faccio breve: sposati da dieci anni, da due siamo

come ripetiamo – ridendo – agli amici. Qualcosa non andava, io mi sentivo annoiato, lei aveva ripreso a frequentar­e un amico dell’Università. Ci siamo lasciati sorridendo, continuand­o a sentirci con affetto ma con la voglia di fuggire via, lontani l’uno dall’altra (non abbiamo figli). Da qualche settimana però, ho voglia di lei. Mi manca il suo corpo, come qualcosa che conosco bene e che considerav­o una parte di me (ha presente la sindrome dell’arto mancante?). Non avrei mai immaginato un risveglio fisico. Sono confuso. Sono sbigottito. E un po’ felice.

—Lettera firmata – Milano

Mi permetta di prenderla alla larga. C’è un libro poco conosciuto di un gran genio italiano, Carlo M. Cipolla, dal titolo Le macchine del tempo dove si ripercorre la nascita e la diffusione degli orologi. Qui si cita un dettaglio curioso: quando i primi orologi europei vennero importati in Cina, non vennero capiti. Agli orientali quel modo di misurare il tempo non interessav­a e così quelle macchine vennero considerat­e dei giocattoli, « campane che suonavano da sole » . Al contrario, la moda del Giapponism­o, rimasta silente per secoli, contagiò l’Europa dalla seconda metà dell’Ottocento, con la forza dirompente di una novità che nessuno aveva visto prima. Che cosa voglio dire? Che la persona giusta non esiste, ma esiste il momento giusto per incontrarl­a. Ci sono persone che ci passano davanti tutta una vita senza che ce ne accorgiamo e poi, per molti motivi diversi, li vediamo. E ce ne innamoriam­o. A maggior ragione, quella delicata macchina che è il corpo, intreccio di desiderio e volontà, intercetta situazioni che non percepiamo con la razionalit­à. Ma che sentiamo con la forza dei sensi. Lei si dice « un po’ felice » . E allora che cosa aspetta a chiamarla? O almeno a mandare un messaggio su whatsapp?

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