Ni in serie A
le in campo blu sta appeso in curva nord, distinti laterali, ma con risultati del genere chi ha voglia di scaldarsi tanto? Sulle note dei bersaglieri, sugli spalti s’intona la Canzone dei Crusaders – « niente e nessun ci potrà fermar/ la terra trema quando carichiam… » – , ma si capisce che è un nord senza troppo vento, son crociati senza una gran spada, boys mica tanto bad. La rosa è quel che è, c’è poco da fare, e la promozione chissà se fiorirà: « Al Petitot a s’magna csì ben, si mangia bene, ma le soddisfazioni finiscono lì… » .
Palati fini. Quanto sa di sale, il pane della Lega Pro. Quanta fatica, ritornare su. Si vince col Modena e si perde con l’Ancona, si battono gli odiati reggiani e se ne pigliano quattro dai padovani… Anche oggi, un grigio e nebbioso uno a uno. Sedici minuti e il Teramo era già in vantaggio, in tribuna ci si guardava e ci si chiedeva: ma il Parma dov’è? Roba da giocare coi lampioni accesi, da salvarsi con un rigore, da eccitarsi solo per qualche paratona di Zommers, il gi-