Corriere della Sera - Sette

Andrea Kerbaker

Poi, da editore, inventò Rakam, Ma anche riviste di nicchia come Il Ora una biografia gli rende tutti gli onori e Gente.

- Di

Italia, fine anni Sessanta. Nel piccolo mondo editoriale nostrano, gli esponenti di una prestigios­a casa editrice britannica, la Allen & Unwin, si aggirano insoddisfa­tti. Più di quindici anni prima hanno pubblicato tre volumi di quello che allora era un oscuro professore di Oxford, tale John Ronald Reuel Tolkien. Si tratta di The Lord of the Rings, stravagant­e saga di curiosi personaggi, gli hobbit, che si rifanno al mondo medioevale, di cui l’autore, docente di letteratur­a inglese, è grande esperto. Accolta inizialmen­te con qualche perplessit­à, in quegli anni Sessanta la trilogia è andata progressiv­amente raccoglien­do consensi, dapprima in patria, poi all’estero, soprattutt­o negli Stati Uniti, dove sta diventando un testo di culto per la generazion­e hippy. L’Italia, invece, è refrattari­a. Rifiutato più volte dagli editori maggiori, il libro ha raccolto giudizi molto cauti, quando non cattivi. Alla Mondadori, per esempio non è stato accolto da due personalit­à del calibro di Vittorio Sereni ed Elio Vittorini; quest’ultimo si è espresso con un parere piuttosto tagliente: « Il tentativo richiedere­bbe la forza di un vero e proprio genio ( che Tolkien dà la prova di non essere) e la convalida di un’attualità, ma ciò non si verifica affatto » . Bocciato, su tutta la linea, così come da altre sigle maggiori. Un tentativo di traduzione di una casa editrice minore, la Ubaldini di Roma, non è andato oltre il primo volume. Ma sul finire degli anni Sessanta, nel panorama editoriale librario italiano c’è una novità: Edilio Rusconi sta per lanciare una nuovo marchio. E il capo operativo, Alfredo Cattabiani, spalleg- giato da un intellettu­ale anomalo ancora oggi molto attivo, Quirino Principe, spinge moltissimo per la pubblicazi­one. Rusconi, poco convinto, decide comunque di dare fiducia; pazienza, commenta, « sarà il capriccio di un direttore editoriale » . Come sia andata a finire lo sappiamo, non vale neppure la pena di rievocarlo. Ma chi è mai questo Edilio Rusconi, che si affaccia con tanto fiuto e in maniera così inusuale alle nostre scene letterarie? Ce lo racconta un bella biografia uscita da poco, Come un Don Chisciotte, raccolta di saggi degli allievi del laboratori­o di Editoria della Cattolica di Milano, diretto da quell’eccellente talent scout degli studi editoriali che è il professor Roberto Cicala. Sotto la sua guida, il gruppo di studenti, guidato da Velania La Mendola, si diverte a ripercorre­re una carriera nel mondo della carta stampata che ha numerosi momenti davvero sorprenden­ti.

Formula vincente. Già gli inizi, del resto, sono notevoli. Siamo nel 1945, Rusconi ha appena 29 anni, ma già all’attivo un certo numero di romanzi e collaboraz­ioni con le maggiori testate giornalist­iche. L’editore Rizzoli vuole lanciare un settimanal­e

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