Teniamoci calde, anche in abito da sera
Il maglione a coste grosse e a collo alto, stile sciatrice, è uno degli argomenti che hanno tenuto banco nell’ultimo mese, sia addosso ad Agnese Renzi nella “infamous”, nefanda notte del referendum, sia come trait-d’union di uno dei più brillanti e divertenti saggi del momento,
di Sarah Bakewell. Non solo l’iconico dolcevita nero prediletto da Jean-Paul Sartre, ma anche il maglione a coste e a collo alto, portato preferibilmente sotto una giacca maschile con le maniche arrotolate, facevano parte del guardaroba di Simone de Beauvoir insieme con le camicette col collettino a punta. Le ultime fotografie ritraggono infatti “Castor” protetta da un morbido maglioncino, indossato en pendant con la fascia per capelli o il famoso turbante, che aveva adottato durante l’occupazione per “tenersi al caldo” ed era diventato il suo tratto “signature”, l’accessorio che la identificava ovunque nel mondo. La moda del maglione a grossi punti portato in occasioni diverse da quelle previste, decontestualizzato, è nata sostanzialmente in quegli anni, e ancora oggi è segno di stile raffinato, con quel coté bohémien-intellettuale che ha sempre successo. L’abbinamento knit-seta (abito o gonna da sera, maglione a collo alto) è ormai un classico, così come il dolcevita leggero, in jersey di seta, indossato sotto l’abito da sera e portato in passerella da nella collezione inverno 2017 (foto), è stato uno dei capi più fotografati e copiati. Le boutique stanno già vendendo le pre-collezioni estive, ma visto che l’inverno vero sta arrivando adesso, l’esistenzialismo, “filosofia del cocktail” e della libera esperienza applicata, è lo spunto ideale per mescolare stili e ispirazioni. Sul fronte knitwear, ci vengono in soccorso (col roulé di grande impatto),
(viste le magliaie al lavoro con i miei occhi) e ospite d’elezione di Pitti Uomo 92, in apertura il 10 gennaio a Firenze.