Tributo a Esbjörn Svensson
Il pianista e compositore svedese Esbjörn Svensson ( cuore e mente del Trio E. S. T.; al centro nella foto qui sotto) è prematuramente scomparso nel giugno del 2008 durante un’immersione subacquea nell’arcipelago di Stoccolma. Con lui se n’è andato uno degli artisti più ispirati e innovativi del panorama musicale internazionale, in grado di raggiungere un pubblico “trasversale”, anche al di fuori dei confini del jazz. Come in una sorta di ideale passaggio di testimone, lungo questa traiettoria si colloca il disco E.S.T. Symphony ( Act / Egea), in cui l’arrangiatore Hans Ek ha firmato le orchestrazioni di dieci brani del repertorio del Trio, eseguite dalla Royal Stockholm Philharmonic Orchestra e da un manipolo di jazzisti scandinavi, tra i quali figurano anche le due colonne portanti della sezione ritmica degli E. S. T., il contrabbassista Dan Berglund e il batterista Magnus Öström. Un tributo che consegna ai posteri l’eredità immortale dell’arte di Svensson, ma che rischia di farne sentire ancor di più la mancanza.