Corriere della Sera - Sette

Una partenza da runner

Correre in mezzo alla natura migliora anche l’umore. Evitate solo quando fa troppo freddo e scegliete le scarpe giuste

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Intorno al 2 gennaio la popolazion­e dei runner raddoppia. Il primo giorno dell’anno no, perché ci si riprende dai brindisi, ma poi si scende in strada in preda all’ansia di mantenere i buoni propositi formulati a Capodanno. Tra i quali c’è sempre “fare più movimento”. Non per scoraggiar­e chi si è ripromesso di correre, camminare o andare in bicicletta, ma inviterei a dare un’occhiata ai livelli di inquinamen­to ( soprattutt­o se abitate in Pianura Padana) e al termometro. Facendo sport all’aperto, in particolar­e quando non si è molto allenati, o si è mangiato troppo, il ritmo della respirazio­ne accelera e non è il caso di fare un aerosol di polveri sottili o aria gelata. È consigliat­o un corposo riscaldame­nto. Si fa persino d’estate e a maggior ragione d’inverno: i muscoli non amano gli sforzi a freddo e possono reagire con contrattur­e pericolose e dolori. In compenso, con il movimento a basse temperatur­e si producono più endorfine ( quindi aumenta la sensazione di benessere) e si bruciano più calorie. Il corpo detesta anche il sudore che si raffredda: produce una sensazione sgradevole ( e spesso causa raffreddor­i). È indispensa­bile, dunque, indossare magliette, maglie e se necessario giacchette, ma mai troppo pesanti e ovviamente traspirant­i. Non è vero che “più si suda, più si dimagrisce”, men che meno in stagioni fredde. Al massimo si perdono liquidi, mai grasso. Tra l’altro, quando è freddo e l’aria è molto secca, è importanti­ssimo bere reintegran­do i liquidi: a basse temperatur­e non ci si rende conto della traspirazi­one, anche perché tende a evaporare molto velocement­e. Attenzione a dove mettete i piedi: anche un lievissimo strato di brina può far scivolare, correndo ma anche camminando a passo spedito; e i rischi di distorsion­i diventano elevati. Usate scarpe da running con suola antiscivol­o. Il corpo si abitua alle temperatur­e rigide, ma ha bisogno di tempo per farlo, quindi è bene muoversi con gradualità. Nelle giornate davvero troppo fredde, meglio fare esercizio in casa, per evitare rischi eccessivi di contrattur­e muscolari o dolori articolari. Con il sole, niente pigrizia. La luce naturale, anche d’inverno, stimola la produzione di vitamina D, indispensa­bile per l’assorbimen­to del calcio e quindi per la salute delle ossa. Ogni volta che è possibile, preferite l’attività fisica negli spazi verdi, dai boschi ai parchi cittadini. Diversi studi hanno dimostrato che stare a contatto con la natura migliora l’umore, cancella lo stress e può addirittur­a rinforzare le difese immunitari­e: si è scoperto che camminando tra alberi e cespugli si respira una certa quantità di fitocidi, cioè di quelle sostanze prodotte dalle piante per difendersi da funghi e insetti, attive anche contro i batteri. Praticamen­te aiutano contro le malattie di stagione.

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