L’ascensore intelligente si chiama con la app e ti legge nella mente
Col moltiplicarsi dei grattacieli, ogni giorno nel mondo trasportano 2 miliardi di persone. Il più veloce oggi è a Taipei
Nel futuro però verranno recuperati anche le cabine vintage
Due miliardi di passeggeri al giorno. « Un quarto della popolazione del pianeta » , ha sottolineato con soddisfazione Bertrand Rotagnon, direttore commerciale della Otis, uno dei principali produttori del settore. In un mondo megalopolitano che cresce ormai sempre più in verticale, gli ascensori sono diventati infatti uno dei “mezzi di trasporto” più diffusi e in maggior crescita. « Gli ascensori “di massa” faranno parte del panorama del futuro » , aggiunge il top manager dell’azienda americana, la principale produttrice di “sistemi di trasporto verticale”. Oggi, naturalmente, il primo terreno di scontro fra gli ascensori dei grattacieli è sul terreno della velocità: il più rapido del mondo è quello del Taipei 101, nella capitale di Taiwan, quinto del mondo per altezza, che porta i passeggeri dal primo al 101° piano a 60,6 chilometri all’ora. Ma la battaglia fra costruttori si sta già spostando sul fronte della tecnologia: il modello di punta della Otis ha anche la possibilità di essere chiamato con una app dallo smartphone, i rivali di Schindler hanno introdotto i pannelli solari mentre ThyssenKrupp sta lanciando un ascensore senza cavi con motori “a magneti”. Presto c’è da credere che gli ascensori serviranno a muoversi anche orizzontalmente all’interno degli edifici, e raccoglieranno dati sugli utenti lasciandoli al piano giusto senza bisogno che schiaccino il pulsante e ottimizzando anche i tempi di sosta. In realtà, questo non sarà sufficiente: dato che, nonostante la velocità, saremo destinati a passare sempre più tempo sugli ascensori ( uno studio Ibm del 2010 calcolava che in un anno gli Il grattacielo Taipei 101 nella capitale di Taiwan: è il quinto grattacielo del mondo per altezza. impiegati di 16 città americane vi trascorrevano complessivamente un tempo pari a 33 anni), ecco che sta crescendo la richiesta di renderne gli interni più piacevoli, risolvendo il problema di dover guardare in alto e ridurre l’ansia da spazi chiusi. Così fra i costruttori l’investimento nel design è in aumento, ma c’è pure chiede un ritorno allo stile di una volta, con una richiesta crescente dei modelli di una volta in ferro battuto e sedili in velluto rosso. Allo stesso tempo, ovviamente, c’è anche chi lancia l’allarme: attenzione a non diventare troppo dipendenti dagli ascensori, come lo siamo già dalle auto. La risposta, nelle grandi compagnie che hanno sede nei grattacieli di Londra e di New York, è: per fare qualche piano, e andare da un ufficio all’altro, prendere le scale. La galleria d’arte in metrò Alla fermata sulla 63 ª strada, l’artista newyorkese Jean Shinhamessountritticoche mostra lo smantellamento degli Anni 40 della sopraelevata; alla 86 ª , Chuck Close espone “Subway Portraits”, ritratti di personaggi come Lou Reed e Philip Glass realizzati in vetro, mosaico di ceramica e di tela. Ma è probabile che l’opera che potrà creare più controversie, e forse attirare più turisti, sarà la coppia gay sposata – Thor Stockman e il marito Patrick Kellogg – che si tiene per mano firmata dal brasiliano Vik Muniz. Ci ha messo quasi 90 anni, la metropolitana sulla Seconda Avenue di New York, a essere terminata, dopo che i lavori vennero sospesi negli anni 70 per mancanza di soldi. Ma ora che finalmente le ultime tre fermate sull’Upper East Side sono state inaugurate dal governatore Andrew Cuomo, entrano in grande stile nel panorama della Grande Mela. Non solo daranno un bell’aiuto al sistema di trasporti pubblici, ma potrebbero anche rappresentare un nuovo modello di galleria “undergound” da esportare anche altrove.
Ma quanto sono felici a Bhopal? Il Madhya Pradesh l’aveva annunciato a marzo, che avrebbe avuto un Dipartimento di Stato della Felicità: che ora dovrebbe diventare operativo in tutte le sue città. A cominciare da Bhopal, tristemente famosa per il disastro ambientale dell’ 84 che uccise 15 mila persone e ne avvelenò altre centinaia di migliaia. L’Happiness Department per prima cosa cercherà di misurare, con sondaggi mirati, l’Indice della Felicità e quale sia il suo “prodotto lordo” nei settori della spiritualità, della salute, della meditazione e dello yoga. Per poter poi intervenire con politiche ancora tutte da definire.