Lavorano
Se la carriera è iniziata bene, meno ansie e più sonno. In caso contrario cambiare i propri parametri per ottenere più soddisfazioni
è sentito più gratificato non ha pagato il prezzo di un peggioramento del benessere, chi invece ha ammesso di essere meno contento in ufficio, anno dopo anno, a quarant’anni ha fatto i conti più spesso con problemi emotivi, disturbi d’ansia e pure con qualche acciacco fisico, dal mal di schiena a una maggior frequenza di raffreddori. « Ci siamo fermati a considerare gli effetti sui quarantenni – osserva Zheng –. È possibile che i disagi emotivi e mentali osservati a questa età, colpa di un lavoro non soddisfacente, con l’andare degli anni evolvano ulteriormente verso un maggior pericolo di patologie come malattie cardiovascolari o metaboliche. Inoltre la crisi economica può acuire l’insoddisfazione e i suoi effetti negativi sul benessere » . E se è vero che solo il 15 per cento dei lavoratori è davvero contento, serve allora darsi da fare per essere più sereni in ufficio.
dello stipendio basso: un lavoro a basso reddito non è per forza una fonte di malumore, visto che da un’indagine sugli impieghi più e meno soddisfacenti emerge come i contadini siano mediamente più appagati di chi lavora in internet e telecomunicazioni.
Non è ( solo) colpa
e la passione contano infatti molto di più, così come il ritenere il proprio salario adeguato allo sforzo e all’impegno profusi. Puntare a un lavoro in sintonia con le proprie inclinazioni, per quanto possibile, è quindi il primo passo per essere felici di ciò che si fa.
ciò che più piace fra le proprie mansioni e individuare i punti di forza aumenta il grado di soddisfazione lavorativa, perché aiuta a capire a che cosa dedicare più impegno e tempo. Un insegnante che ami il confronto con i ragazzi, per esempio, può organizzare le lezioni in modo da limitare le ore frontali e favorire invece gli scambi di opinioni in classe.
Riconoscere