Tarvisio capitale dello sci paralimpico
Dieci giorni di spettacolo e grande sport con gli atleti migliori
di Claudio Arrigoni L’Italia capitale dello sci paralimpico. Le emozioni di Torino 2006, in quelli che sono stati i più belli ( e puliti) Giochi paralimpici invernali della storia, rivivranno a Tarvisio. In Friuli ci saranno i migliori atleti del mondo in dieci giorni che promettono spettacolo e grande sport. Cerimonia di apertura il 22 gennaio e quella di chiusura nel giorno di fine mese, in mezzo gare con atleti seduti dentro il monosci o in piedi, ciechi con la guida davanti e amputati con o senza protesi, discipline ( discesa libera, super G, supercombi, slalom e slalom gigante) e piste senza alcuna differenza con quelle usate da campioni senza alcun tipo di disabilità. Lo sci paralimpico riserva emozioni particolari: entusiasma ammirare la discesa a 100 chilometri orari di chi non vede ed è guidato solo dai suoni e dalle parole di una guida. Tre le categorie, con parametri cronometrici calcolati secondo il tipo di disabilità e le capacità funzionali: sitting ( viene utilizzato uno speciale “guscio” dove si è seduti), standing, visually impaierd ( ciechi e ipovedenti). Grandi numeri: 35 nazioni, oltre 200 atleti e 2500 fra accompagnatori e volontari. Si va verso la Paralimpiade invernale del prossimo anno a Pyeongchang, in Corea del Sud. Per l’Italia vogliono e devono essere i Giochi del riscatto, dopo le zero medaglie di Sochi 2014.