Corriere della Sera - Sette

Un libro di Gianni Brera e fu il sogno erotico dell’epoca. Poi la droga la divorò. Un lettore non l’ha dimenticat­a

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Fabio Biselli ( Cremona), patito di Gianni Brera ed Enrico Maria Salerno, scrive: « C’è una cosa che accomuna questi due grandi: un film del ’ 79 di Pasquale Festa Campanile, Il corpo della ragassa, dal romanzo del mitico Giuanbrera­fucarlo. Protagonis­ta Enrico Maria Salerno ( il professor Quadrio) » . Il lettore ricorda la protagonis­ta femminile, Lilli Carati: « Un’attrice ( attrice? Sì, perché no? Con quel che gira al giorno d’oggi…), bella e sfortunata. La definirono il sogno erotico dell’Italia di allora. Chi l’ha detto che i sogni debbano per forza svanire all’alba? P. S. A proposito della più bella battuta del cinema italiano sono per Ramón » . La vita di Lilli Carati sembra il remake nella realtà del vecchio, tragico capolavoro Io la conoscevo bene.

GOLDEN AGE. Nell’intervista a Paolo Sorrentino per il suo superbo Gli aspetti irrilevant­i si celebrò ( con qualche inquietudi­ne ormonale) lo splendore di Kim Novak. Santi Urso, spesso ospite d’onore di questa rubrica, scrisse nel 2010 una vita dell’attrice. Eccola. « La signora Malloy vive da tempo immemorabi­le in California, non lontano da San Francisco, tra Carmel e Big Sur, a ovest del fiume Salinas: nel suo ranch, una immensa oasi verde battuta dai venti dell’Oceano, alleva, insieme a Robert, il marito veterinari­o, cavalli e lama, animali ancor oggi tra i più preziosi per il lavoro degli uomini nelle praterie e sulle montagne. La signora Malloy non lascia quasi mai la sua fattoria: jury, a 77 anni sta sopravvive­ndo a molti amici della sua generazion­e ( non ci sono più Frank, William, Marilyn, e nemmeno Grace, Sammy e John) e si mette in viaggio solo in poche particolar­i occasioni, tutte legate al ricordo e alle celebrazio­ni del celebre regista Alfred Hitchcock. È facile che anche quest’anno, il 28 maggio, lei si divida tra San Francisco e Los Angeles per partecipar­e all’ennesima rievocazio­ne dedicata al film Vertigo, che in Italia conosciamo col titolo La donna che visse due volte. Quello fu, nel 1958, il giorno della “prima” per il thriller del “mago del brivido”, un film a cui la signora Malloy è particolar­mente legata. “Girato a San Francisco e nella vicina Missione di San Juan Baptista, il film mi ha fatto scoprire la bellezza dei luoghi dove vivo”, spiega. “E ogni volta che torna sugli schermi è come se mi regalasse tante vite”. Sì, perché la donna che visse due volte, la protagonis­ta del film a fianco di James Stewart, è la signora Malloy, e tutti la conosciamo con il suo nome d’arte: Kim Novak, l’ultima superstar nella Hollywood della golden age, l’età d’oro del cinema » . (Fine prima puntata – continua)

CIAK. Per Giorgio Martorana la più bella battuta del cinema italiano è nel dialogo di La grande bellezza tra Toni Servillo e Sabrina Ferilli: « Jep: È stato bello non fare l’amore. Ramona: È stato bello volersi bene! » . Voxpopuliv­oxDei,

Il vocabolo è arrivato in italiano attraverso il francese, ma proviene dall’inglese di cui ha conservato il significat­o: la giuria è composta da persone chiamate ad esprimere un giudizio. Negli ultimi tempi vanno di moda le giurie popolari. si diceva nel Medioevo: se un gran numero di persone è convinto di qualcosa, quel qualcosa dev’essere vero. Certo, all’epoca la Terra era un disco piatto e fermo al centro dell’Universo. Chissà che qualcosa nei secoli non sia cambiato.

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