LETTERE AGLI EDITORI
di Louis-Ferdinand Céline Quodlibet 1932, l’editore Gaston Gallimard chiede a Céline il riassunto del manoscritto che gli ha inviato. Lui, di malavoglia: «Allora questo Voyage
è un racconto romanzato, in una forma piuttosto singolare di cui non vedo molti esempi nella letteratura in generale. Non sono io che l’ho voluto così. È così e basta. È una specie di sinfonia letteraria, emotiva, più che un romanzo vero e proprio. Il vero scoglio, nei romanzi, è la noia. E questa cosa non credo sia noiosa».