Cerco un futuro tra le stelle
L’uomo è un essere migratore. Homo sapiens dopo essere apparso in Etiopia 200 mila anni fa, nei successivi 100 mila anni si è diffuso in tutta l’Africa e poi in Asia e in Europa. In futuro colonizzerà lo spazio. La strada sarà lunga, difficile e per alcuni troppo fantasiosa; in realtà è una via obbligata scritta nei nostri geni. E siamo solo agli inizi. Lo dimostra Chris Impey, astronomo dell’Università dell’Arizona (Usa) ricostruendo i passi finora compiuti ma soprattutto analizzando le prospettive sulle quali grandi e piccole nazioni sono impegnate. Negli ultimi anni, a parte qualche impresa marziana, non si sono registrati grandi eventi. Però, nel silenzio, le agenzie spaziali erano impegnate a sviluppare nuovi razzi, astronavi e tecnologie per consentire di andare oltre l’orbita della stazione spaziale nella quale siamo confinati da tempo. Luna e Marte sono i prossimi obiettivi, con l’intento di costruire delle colonie per le quali saranno protagonisti anche i privati come Elon Musk, il co-fondatore di Pay. Nel frattempo si guarda pure ai più vicini pianeti extrasolari cercando un gemello della Terra e magari una vita diversa. L’esplorazione cosmica, come racconta con fascino e realismo Impey, si è riaccesa.