A lezione di emozioni
Ai ragazzi delle medie insegniamo la grammatica dei sentimenti
Che bel paradosso: nella scuola media, per non parlare delle superiori, ci si occupa con meticolosa diligenza di allitterazioni e di iperbati, di macro e microsequenze, facendo venire a noia agli studenti, attraverso una mole di esercizi in proposito – somministrati con pervicacia dalle antologie –, letteratura e poesia. Sottovalutata la necessità di costruire attraverso i testi e il dialogo con la classe una prima grammatica dei sentimenti e delle emozioni, che aiuti i ragazzi a guardare dentro di sé e a capire il mondo. Ma partiamo dalle definizioni, con l’aiuto dell’autorevole Vocabolario Zingarelli 2016 ( pp. 2686, 65,50 euro), alla voce “emozione”, box “Sfumature di significato”: « L’emozione è un moto dell’animo molto intenso, come paura, gioia o angoscia, che può provocare alterazioni psichiche e fisiologiche; correntemente, indica un’agitazione viva, eccitazione. Il significato di sentimento coincide in parte con quello di emozione, ossia denota un moto, un impulso dell’animo, ma descrive anche uno stato emotivo ed affettivo più duraturo, come amore, amicizia, rancore; usato al singolare e in senso assoluto, coincide con emotività, e cioè identifica la sfera affettiva ed emozionale, in contrapposizione a quella razionale » . Non è difficile lavorarci sopra: meravigliosi, in questo senso, sono i Promessi Sposi, dove emozioni e sentimenti si presentano in pressoché tutti i capitoli. Si vedano la paura di Don Abbondio, la tracotanza dei bravi, la gelosia di Renzo, la passione folle e l’alterigia di Don Rodrigo, la vergogna e il senso di colpa della monaca di Monza, l’angoscia provata da Lucia durante la notte nel castello dell’Innominato. Da profondo conoscitore del cuore umano, dei suoi trasalimenti e delle sue contraddizioni, sotto la composta perfezione e il senso del ritmo della sua scrittura, l’autore non nasconde nulla di ciò che si agita nell’animo dei suoi personaggi.
L’amore ai tempi della mitologia greca. Ma, tornando indietro nella storia dell’uomo, adatto alla media inferiore e al biennio, nonché libro di magica sapienza narrativa, è il recente L’amore prima di noi ( Einaudi, pp. 318, 19,50 euro), di Paola Mastrocola. Dove vediamo come protagoniste le figure dei miti dell’antica Grecia: le divinità, le eroine, gli eroi. Rispetto a testi che parlino di vicende e personaggi più recenti nel tempo, il lavoro su sentimenti ed emozioni appare qui ancora più facile. Perché nella mitologia greca i moti dell’animo sono rappresentati allo stato puro: non ci sono filtri dettati dalle convenzioni o dalla razionalità, e si ama o si odia con un’intensità senza pari. E se è vero che il motivo principale è l’amore, distribuito in dieci capitoli a seconda delle sue caratteristiche ( L’amore è rapimento; L’amore è ombra; L’amore è fuga; L’amore è sguardo; L’amore è eccesso; L’amore è divieto; L’amore è viaggio; L’amore è segreto, L’amore è dono; L’amore è il mondo), è pur vero che un uragano di altre emozioni e sentimenti attraversa il libro. Ce ne occuperemo in dettaglio nel prossimo numero.