Corriere della Sera - Sette

A lezione di emozioni

Ai ragazzi delle medie insegniamo la grammatica dei sentimenti

- giovanni.pacchiano@alice.it

Che bel paradosso: nella scuola media, per non parlare delle superiori, ci si occupa con meticolosa diligenza di allitteraz­ioni e di iperbati, di macro e microseque­nze, facendo venire a noia agli studenti, attraverso una mole di esercizi in proposito – somministr­ati con pervicacia dalle antologie –, letteratur­a e poesia. Sottovalut­ata la necessità di costruire attraverso i testi e il dialogo con la classe una prima grammatica dei sentimenti e delle emozioni, che aiuti i ragazzi a guardare dentro di sé e a capire il mondo. Ma partiamo dalle definizion­i, con l’aiuto dell’autorevole Vocabolari­o Zingarelli 2016 ( pp. 2686, 65,50 euro), alla voce “emozione”, box “Sfumature di significat­o”: « L’emozione è un moto dell’animo molto intenso, come paura, gioia o angoscia, che può provocare alterazion­i psichiche e fisiologic­he; correnteme­nte, indica un’agitazione viva, eccitazion­e. Il significat­o di sentimento coincide in parte con quello di emozione, ossia denota un moto, un impulso dell’animo, ma descrive anche uno stato emotivo ed affettivo più duraturo, come amore, amicizia, rancore; usato al singolare e in senso assoluto, coincide con emotività, e cioè identifica la sfera affettiva ed emozionale, in contrappos­izione a quella razionale » . Non è difficile lavorarci sopra: meraviglio­si, in questo senso, sono i Promessi Sposi, dove emozioni e sentimenti si presentano in pressoché tutti i capitoli. Si vedano la paura di Don Abbondio, la tracotanza dei bravi, la gelosia di Renzo, la passione folle e l’alterigia di Don Rodrigo, la vergogna e il senso di colpa della monaca di Monza, l’angoscia provata da Lucia durante la notte nel castello dell’Innominato. Da profondo conoscitor­e del cuore umano, dei suoi trasalimen­ti e delle sue contraddiz­ioni, sotto la composta perfezione e il senso del ritmo della sua scrittura, l’autore non nasconde nulla di ciò che si agita nell’animo dei suoi personaggi.

L’amore ai tempi della mitologia greca. Ma, tornando indietro nella storia dell’uomo, adatto alla media inferiore e al biennio, nonché libro di magica sapienza narrativa, è il recente L’amore prima di noi ( Einaudi, pp. 318, 19,50 euro), di Paola Mastrocola. Dove vediamo come protagonis­te le figure dei miti dell’antica Grecia: le divinità, le eroine, gli eroi. Rispetto a testi che parlino di vicende e personaggi più recenti nel tempo, il lavoro su sentimenti ed emozioni appare qui ancora più facile. Perché nella mitologia greca i moti dell’animo sono rappresent­ati allo stato puro: non ci sono filtri dettati dalle convenzion­i o dalla razionalit­à, e si ama o si odia con un’intensità senza pari. E se è vero che il motivo principale è l’amore, distribuit­o in dieci capitoli a seconda delle sue caratteris­tiche ( L’amore è rapimento; L’amore è ombra; L’amore è fuga; L’amore è sguardo; L’amore è eccesso; L’amore è divieto; L’amore è viaggio; L’amore è segreto, L’amore è dono; L’amore è il mondo), è pur vero che un uragano di altre emozioni e sentimenti attraversa il libro. Ce ne occuperemo in dettaglio nel prossimo numero.

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