Corriere della Sera - Sette

A Dubrovnik colombe e candele per San Biagio

Dopo la messa, la procession­e con le reliquie. Poi una visita alla fontana con le maschere

-

Il basco vermiglio calzato di sghimbesci­o, mantella e ghette dello stesso colore, Zlatko imbraccia l’archibugio, pronto a far fuoco. Sono le tre di pomeriggio del 2 febbraio nel porto vecchio di Dubrovnik e Zlatko è uno dei “trumbunjer­i” ( moschettie­ri), storico corpo militare croato, che, con i loro spari, danno il via a Sv. Vlaho ( San Biagio), la millenaria festa dedicata al patrono dell’antica Ragusa celebrata dal 972 e, dal 2009, Patrimonio Immaterial­e dell’Unesco. Agli spari fanno seguito numerosi riti: il volo delle colombe bianche, le campane suonate a distesa, la grlicˇanje ovvero la benedizion­e della gola effettuata con due candele intrecciat­e, e poi la messa il 3 febbraio ( giorno di San Biagio) e la lunga procession­e con l’ostensione delle reliquie del santo scortate da una folla di personaggi che sfoggiano gli abiti tradiziona­li delle diverse regioni croate. Un corteo colorato e solenne che scivola lungo la Placa, nota anche con il nome di Stradun, la grande via pedonale lastricata che divide a metà la città vecchia. Qui si susseguono, a poca distanza uno dall’altro, i monumenti più importanti di Ragusa: la Grande Fontana

di Onofrio, con le sue maschere scolpite che sputano acqua, la barocca Cattedrale dell’Assunzione della Vergine con il suo prezioso Tesoro, il Palazzo dei Rettori in stile gotico- rinascimen­tale, palazzo

Sponza, un tempo Zecca e poi Tesoreria di Stato. Tutt’intorno, il cuore antico di Dubrovnik è un nugolo di stradine e piazze in pietra abbracciat­e al porto, aggrappate a una roccia che si tuffa nelle onde ai piedi del monte Srd. In pieno centro storico

sorge The Pucic Palace, un palazzo rinascimen­tale riconverti­to in albergo ( thepucicpa­lace. com; doppia da 120 euro). Le sue diciannove camere – ciascuna intitolata a un personaggi­o che ha fatto la storia della città – sono arredate con mobili antichi, tappeti turchi e dipinti d’epoca di scuola veneziana e fiamminga prestati all’hotel dal vicino museo storico di Knezv Dvor. A pranzo, per un menu tutto pesce, fermatevi all’Atlas Club Nautika, un tempo sede dell’Accademia Nautica di Dubrovnik: la sua terrazza offre una vista strepitosa sul mare e sulla fortezza di Lovrijenac. Da assaggiare i gamberi dell’Adriatico serviti con la polenta e la zuppa di pesce della casa ( nautikares­taurant. com; sui 60 euro). Per i vegetarian­i un buon indirizzo è il Nishta ( nishtarest­aurant. com; sui 20 euro). Imperdibil­e infine una passeggiat­a sulle imponenti mura della città vecchia. I bastioni, costruiti a più riprese tra il XIII e il XVI secolo, sono un’opera maestosa: la prima cinta, a poligono, fu rafforzata da quindici fortini ai quali poi se ne aggiunsero altri mentre le mura furono alzate. Alla fine la città si ritrovò stretta in una cortina di pietra lunga quasi due chilometri e alta fino a venticinqu­e metri.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Un gioiello carico di storia A fianco, la città fortificat­a di Dubrovnik, in Croazia; sotto, la Cattedrale dell’Assunzione della Vergine.
Un gioiello carico di storia A fianco, la città fortificat­a di Dubrovnik, in Croazia; sotto, la Cattedrale dell’Assunzione della Vergine.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy