Corriere della Sera - Sette

LA DURA VITA DEI “KILLIFISH”

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Piante e insetti si sono dimostrati capaci di rispondere alle contaminaz­ioni ambientali evolvendos­i. Ora lo fanno anche i pesci. Uno studio pubblicato su Science da ricercator­i della University of California di Davis ha dimostrato che alcuni Ciprinodon­tiformi atlantici, noti come killifish, sono in grado di sopravvive­re a livelli di inquinanti ottomila volte superiori alla normale dose letale. Il loro habitat nelle aree costiere è infatti teatro di devastanti trasformaz­ioni. La specie studiata (il Fundulus heteroclit­us) proviene da zone altamente antropizza­te: le foci salmastre della costa occidental­e americana, da Newark Bay nel New Jersey a Bridgeport in Connecticu­t e il fiume Elizabeth in Virginia, dove sono stati scaricati dagli Anni 50 diossine, metalli pesanti e idrocarbur­i.

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