Con le “rosse” italiane mettiamo al tappeto i tumori
Tre casi su dieci si possono prevenire alimentandoci meglio. Dieta mediterranea, esercizio fisico e prevenzione sono centrali
Tre tumori su dieci si potrebbero prevenire con un’alimentazione sana. Lo dice l’American Institute for Cancer Research ed è ormai accertato che le buone abitudini a tavola e un corretto stile di vita sono tra i più grandi alleati del nostro organismo. Per questo l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro torna nelle piazze sabato 28 gennaio con le “Arance della Salute”, l’iniziativa di raccolta fondi destinati a sostenere il lavoro di tanti ricercatori: 15 mila volontari saranno impegnati a distribuire, in cambio di una donazione di 9 euro, reticelle di arance assieme a una guida con informazioni per la scelta dei cibi e per una lettura consapevole delle etichette alimentari. Simbolo dell’alimentazione sana e protettiva grazie alle loro straordinarie proprietà, le arance – in questo caso rosse e di origine italiana – sono ricche di antociani, pigmenti naturali dagli eccezionali poteri antiossidanti, e contengono circa il 40% in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi.
Essere consapevoli. « Non c’è dubbio che l’alimentazione giochi un ruolo fondamentale nel predisporci a uno stato di salute migliore » , spiega Antonio Moschetta, professore ordinario di Medicina interna presso l’Università degli Studi di Bari e coordinatore di un progetto di ricerca Airc. « E se è vero che esistono cibi buoni e meno buoni per l’organismo, il discorso da fare è più complesso. Da poco il Journal of Clinical Oncology ( la rivista più autorevole per l’oncologia medica mondiale, ndr) ha pubblicato un numero speciale su obesità e cancro che punta su nutrizione e metabolismo dei tumori, cioè sull’energia che i tumori trovano per crescere e diventare aggressivi. Ora, a parità di morfologia e di geni mutati, un tumore cresce a velocità diverse nei vari pazienti. Perché? Tra i motivi, c’è lo stato di salute dell’organismo: e tra i fattori di incidenza che predispongono alla crescita dei tumori ci sono obesità, diabete, circonferenza dell’addome » . E prosegue: « Un corretto metabolismo non serve solo per prevenire i tumori, ma anche per combatterli dato che, nei pazienti non dismetabolici, le terapie sono più efficaci » . Non bisogna creare allarmismi, ma evitare diete improvvisate. « Non dobbiamo dare l’impressione terroristica che con il cibo introduciamo nel nostro corpo dei carcinogeni, con i quali a chiunque può capitare di venire a contatto: ma un organismo in buona salute sa proteggersi meglio » . Ed ecco il ruolo degli antiossidanti, indispensabili per « aiutare le nostre cellule a difendersi dall’attacco dei radicali liberi, a riconoscere eventualmente una cellula mutata e a riparare il Dna » , continua Moschetta. « Gli antiossidanti potenziano i meccanismi endogeni di difesa che già abbiamo e puliscono l’organismo dalle cellule cancerogene » . Via libera, quindi, ai cibi come le arance, appunto, o il melograno, la rucola, il cavolfiore; all’olio extravergine di oliva, ricco di polifenoli ( ogni cultivar ha i propri geni con azione antinfiammatoria e antitumorale); spazio ai cereali integrali e ai cibi freschi anziché a quelli conservati, contenenti prodotti chimici o preparati con zuccheri raffinati. Tutto questo, è bene sottolinearlo, non va inteso come alternativa alle terapie. « A nessuno venga in mente di utilizzare una dieta invece delle terapie oncologiche per curare un tumore. Ma dieta mediterranea e esercizio fisico fanno sì che terapie funzionino al cento per cento e che si evitino il più possibile le recidive » .
« Gli antiossidanti potenziano i meccanismi di difesa che già abbiamo e puliscono l’organismo dalle cellule cancerogene in circolazione »