Tokyo cerca giovani così costruisce appartamenti sempre più grandi
Tra 25 anni un abitante su tre sarà “anziano”. E i vari quartieri della capitale adottano politiche per attirare nuove famiglie
Per provare, ci provano, ad attirare giovani: Tama, uno dei “quartieri” in cui è divisa Tokyo – la sua zona ovest, la più a rapida crescita – spinge soprattutto autorizzando la costruzione di palazzi con appartamenti “per trentenni”, molto più grandi di quelli a cui erano abituate le famiglie post- belliche. Bel tentativo, ma il destino di Tokyo sembra segnato. Che la popolazione giapponese stia invecchiando non è una novità. Ma ora stanno emergendo le reali dimensioni dell’incanutimento metropolitano. Enormi e davvero preoccupanti, soprattutto per gli amministratori che hanno a che fare con la gestione locale. Alla metà degli anni 90, infatti, nel Sol Levante gli ultra sessantacinquenni erano meno che in Gran Bretagna o in Germania. Longevità, tassi di natalità ridicoli e limiti strettissimi all’immigrazione, oggi il Paese è il più vecchio fra quelli dell’Ocse. Solo che all’inizio era la campagna a ingrigirsi, ora sono anche le metropoli. A cominciare dalla capitale: qui, fra il 2010 e il 2040, gli over 65 schizzeranno da 2,7 milioni a 4,1, pari a un cittadino su tre. La senescenza di Tama, in particolare, sarà anche più repentina: secondo le statistiche, l’età della pensione raggiungerà – fra 24 anni – il 38% degli abitanti, con il raddoppio degli ultra settantacinquenni. Con l’inevitabile conseguenza che due terzi del bilancio municipale finirà a finanziare il welfare. Il tentativo di rimpolpare di sangue fresco interi quartieri è certo efficace, tant’è vero che proprio le autorità di Tama hanno manifestato la loro intenzione di continuare su questa strada. L’alternativa? Dalla Japan Gerontological Society e dalla Japan Geriatrics Society arriva un suggerimento involontariamente comico: e se cominciassimo a considerare anacronistico il fatto che i 60- 70enni sono anziani? In effetti, la terza età giapponese pare attivissima, fra corsi di ginnastica e attività varie, può sembrare facile dire che “i 65 sono i nuovi 50”. Purtroppo, però, questo non risolverà il problema.
Lago Tahoe, periferia di San Francisco « Noi possiamo diventare la destinazione turistica “fuori porta” per tutti i creativi che vivono tra San Francisco e la Silicon Valley: proprio come Boulder, Colorado, lo è per Denver » . Ecco la visione di Chris MacNamara: “vendere” South Lake Tahoe a schiere di giovani informatici che lavorano nei grandi gruppi dell’High- tech californiano. La cittadina sul bellissimo Lago Tahoe, in effetti, a 1.900 metri d’altitudine, ha tutto per conquistare schiere di fanatici del computer: è a circa tre ore di auto, abbonda di piste da sci e percorsi per la mountain bike, d’estate beneficia di un ottimo clima e panorami di notevole bellezza. In più, il prezzo medio delle case è pari a 350 mila euro, contro il milione necessario per comprare dalle parti del Golden Gate. « Penso che molti manager potrebbero addirittura pensare di trasferirsi qui e tornare a San Francisco solo per le riunioni di lavoro » , sostiene MacNamara. Gli riuscirà l’operazione? È tutto da vedere: la macchina intanto si è messa in moto.
Manchester, tante piante quante persone Un albero per ogni cittadino di Manchester. Quindi, considerando anche l’hinterland, tre milioni di piante. È questo l’obiettivo – da raggiungere nell’arco di tempodi 25 anni – del progetto City of Trees. « Stiamo lavorando con tutta la città per identificare anche giardini privati per cominciare a piantumare » , ha spiegato il direttore del progetto, Tony Hothersall. « La cosa importante è che ogni albero sia nel posto più giusto » . L’obiettivo, però, non è solo di incrementare sensibilmente il verde cittadino: « Manchester vuole diventare una città di “classe mondiale”: ebbene, per questo non basta la sua già importante architettura. In termini di salute, serve che l’aria sia più respirabile e inoltre, che si possa collaborare alla lotta al riscaldamento globale » . Per questo, bisogna seminare parecchio...