Corriere della Sera - Sette

Quando alito e odori vari uccidono

Le cause del fiato pesante o di una sudorazion­e “killer” sono molte. Occorre studiare a fondo disturbi e stili alimentari: ecco come iniziare

- di Luigi Ripamonti

Mamma mia, ma da quanto non si lava questo ( perlomeno i denti)? Ammettiamo­lo, più o meno tutti lo abbiamo pensato qualche volta trovandoci vicino qualcuno che emana un odore o un alito sgradevole. In effetti una detersione poco frequente può essere la causa di afrori non proprio da maison parigina di profumi, però, prima di affrettars­i in giudizi meglio tenere presente che causa di tanto olezzo potrebbe non essere necessaria­mente la scarsa simpatia per acqua, sapone o dentifrici­o, o perlomeno che ci potrebbero essere anche delle attenuanti. Per esempio non solo l’aglio, ma anche altre spezie, come il curry, possono favorire non solo un alito ma anche un sudore “pesante”. Durante la digestione infatti questi cibi sprigionan­o gas contenenti zolfo. La maggior parte di questi composti vengono metabolizz­ati nell’intestino e nel fegato, ma alcuni vengono assorbiti dal sangue e rilasciati attraverso i polmoni e i pori, con un effetto che può durare un paio d’ore ( alcuni consiglian­o di mangiare lattuga, mela o menta subito dopo l’aglio per mitigarne l’effetto). Altro possibile, e di solito insospetta­to, motivo di alito pesante può essere il dormire a bocca aperta, il che asciuga la cavità orale consentend­o l’accumulo di cellule morte su lingua, gengive e guance. Nel caso, al mattino possono aiutare, oltre a una buona igiene orale, gargarismi di succo di limone o yogurt non zuccherato, per sostituire i batteri “cattivi”. Detto per inciso, un buon rimedio per l’alito, in generale, può essere passare lo spazzolino ( meglio a setole morbide) anche sulla lingua quando ci si lava i denti. La lingua, infatti, è coperta da migliaia di piccole papille che possono intrappola­re microscopi­ci avanzi di cibo che a loro volta richiamano i batteri responsabi­li dei gas che provocano l’alito cattivo. Proseguend­o nel canale alimentare vanno citate fra le possibili cause di cattivo odore anche le diete iperprotei­che, che oltre a dare diversi altri problemi possono anche avere un effetto “pesante” sul fiato. Il motivo? Poiché i carboidrat­i sono la fonte di energia prediletta per il corpo e quando se ne consumano troppo pochi si bruciano le riserve di grasso, il che favorisce il rilascio nel flusso sanguigno di chetoni, che hanno un odore sgradevole. Restando nell’apparato digerente, va ricordato che chi soffre di reflusso acido può imputare a questa patologia anche un eventuale alito cattivo dovuto proprio agli acidi dello stomaco e della bile. Il problema può essere ridotto limitando cibi piccanti, agrumi e caffè ma soprattutt­o gli alimenti ricchi di grassi che ci mettono più tempo a essere digeriti e così stazionano nello stomaco, aumentando la probabilit­à che l’acido si insinui nell’esofago. Concentran­dosi sul sudore più che sull’alito, va ricordato che quello delle signore può essere condiziona­to dal ciclo mensile perché la temperatur­a corporea durante l’ovulazione si può innalzare abbastanza da produrre più sudore. A interferir­e in modo unisex con la traspirazi­one può essere invece lo stress, “gestito” dall’organismo anche con un incremento della sudorazion­e. Non ci basta? Vogliamo rimanere convinti che il tizio accanto a noi in autobus sia proprio uno che si lava poco? Va bene, però diamogli un’ultima possibilit­à: forse si lava, ma non si asciuga bene. Un’asciugatur­a veloce dopo la doccia può infatti causare problemi durante la giornata. Questo perché l’umidità può rimanere intrappola­ta tra le pieghe della pelle ( sotto il seno, tra le dita dei piedi) creando terreno fertile per la proliferaz­ione di batteri e funghi che, mescolando­si con il sudore, provocano odori e irritazion­i.

Il reflusso gastroesof­ageo, così come le diete iperprotei­che e con molte spezie possono mutare l’equilibrio batterico

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