Quando alito e odori vari uccidono
Le cause del fiato pesante o di una sudorazione “killer” sono molte. Occorre studiare a fondo disturbi e stili alimentari: ecco come iniziare
Mamma mia, ma da quanto non si lava questo ( perlomeno i denti)? Ammettiamolo, più o meno tutti lo abbiamo pensato qualche volta trovandoci vicino qualcuno che emana un odore o un alito sgradevole. In effetti una detersione poco frequente può essere la causa di afrori non proprio da maison parigina di profumi, però, prima di affrettarsi in giudizi meglio tenere presente che causa di tanto olezzo potrebbe non essere necessariamente la scarsa simpatia per acqua, sapone o dentifricio, o perlomeno che ci potrebbero essere anche delle attenuanti. Per esempio non solo l’aglio, ma anche altre spezie, come il curry, possono favorire non solo un alito ma anche un sudore “pesante”. Durante la digestione infatti questi cibi sprigionano gas contenenti zolfo. La maggior parte di questi composti vengono metabolizzati nell’intestino e nel fegato, ma alcuni vengono assorbiti dal sangue e rilasciati attraverso i polmoni e i pori, con un effetto che può durare un paio d’ore ( alcuni consigliano di mangiare lattuga, mela o menta subito dopo l’aglio per mitigarne l’effetto). Altro possibile, e di solito insospettato, motivo di alito pesante può essere il dormire a bocca aperta, il che asciuga la cavità orale consentendo l’accumulo di cellule morte su lingua, gengive e guance. Nel caso, al mattino possono aiutare, oltre a una buona igiene orale, gargarismi di succo di limone o yogurt non zuccherato, per sostituire i batteri “cattivi”. Detto per inciso, un buon rimedio per l’alito, in generale, può essere passare lo spazzolino ( meglio a setole morbide) anche sulla lingua quando ci si lava i denti. La lingua, infatti, è coperta da migliaia di piccole papille che possono intrappolare microscopici avanzi di cibo che a loro volta richiamano i batteri responsabili dei gas che provocano l’alito cattivo. Proseguendo nel canale alimentare vanno citate fra le possibili cause di cattivo odore anche le diete iperproteiche, che oltre a dare diversi altri problemi possono anche avere un effetto “pesante” sul fiato. Il motivo? Poiché i carboidrati sono la fonte di energia prediletta per il corpo e quando se ne consumano troppo pochi si bruciano le riserve di grasso, il che favorisce il rilascio nel flusso sanguigno di chetoni, che hanno un odore sgradevole. Restando nell’apparato digerente, va ricordato che chi soffre di reflusso acido può imputare a questa patologia anche un eventuale alito cattivo dovuto proprio agli acidi dello stomaco e della bile. Il problema può essere ridotto limitando cibi piccanti, agrumi e caffè ma soprattutto gli alimenti ricchi di grassi che ci mettono più tempo a essere digeriti e così stazionano nello stomaco, aumentando la probabilità che l’acido si insinui nell’esofago. Concentrandosi sul sudore più che sull’alito, va ricordato che quello delle signore può essere condizionato dal ciclo mensile perché la temperatura corporea durante l’ovulazione si può innalzare abbastanza da produrre più sudore. A interferire in modo unisex con la traspirazione può essere invece lo stress, “gestito” dall’organismo anche con un incremento della sudorazione. Non ci basta? Vogliamo rimanere convinti che il tizio accanto a noi in autobus sia proprio uno che si lava poco? Va bene, però diamogli un’ultima possibilità: forse si lava, ma non si asciuga bene. Un’asciugatura veloce dopo la doccia può infatti causare problemi durante la giornata. Questo perché l’umidità può rimanere intrappolata tra le pieghe della pelle ( sotto il seno, tra le dita dei piedi) creando terreno fertile per la proliferazione di batteri e funghi che, mescolandosi con il sudore, provocano odori e irritazioni.
Il reflusso gastroesofageo, così come le diete iperproteiche e con molte spezie possono mutare l’equilibrio batterico