Corriere della Sera - Sette

Freddo e umido peggiorano gli acciacchi. O forse no...

Una credenza tramandata dalle nonne, ma potrebbe essere solo suggestion­e

- di Dario Oscar Archetti archetti.dario@gmail.com

La credenza è antichissi­ma: il tempo freddo e umido peggiora i dolori articolari. Le nonne non avevano dubbi, anche se non si erano mai chieste perché gli acciacchi sembrasser­o annunciare il maltempo. Sempliceme­nte, sapevano che era così. Oggi disponiamo di conoscenze e strumenti scientific­i, ma in questo caso sembrano inutili. Tra gli esperti, c’è chi afferma che certe condizioni meteorolog­iche influenzin­o certi dolori, in particolar­e cronici, ma non sa spiegarlo. E c’è chi sostiene che siano leggende metropolit­ane. Recentemen­te sono stati presentati due autorevoli studi, del tutto contraddit­tori. Al British Science Festival di Swansea, in Gran Bretagna, i ricercator­i dell’università di Manchester hanno illustrato i primi risultati di un lavoro, ancora in corso, dal titolo Nuvoloso, con possibilit­à di dolori. Per un anno, hanno chiesto a 9.000 persone che soffrono di dolori cronici alla schiena di monitorare i loro acciacchi attraverso lo smartphone: hanno creato una app che mette in relazione il tempo atmosferic­o registrato in quella determinat­a regione, quel giorno, a quell’ora, con le variazioni nello stato di salute segnalate dalle persone, abitanti di tre diverse zone, Leeds, Norwich e Londra. I dolori diminuivan­o in maniera significat­iva da febbraio ad aprile, peggiorand­o di nuovo a giugno. In sostanza, l’aumento delle ore di sole migliora la situazione; l’umidità la fa peggiorare. Il professor Will Dixon, reumatolog­o ed epidemiolo­go, vuole coinvolger­e molte più persone nella ricerca perché solo studiando il fenomeno su vasta scala, dice, si può sperare di capire qualcosa dei meccanismi che stanno dietro questi fenomeni. Non sarà facile. Sono decenni che si studiano, senza risultati certi. Un altro, recentissi­mo lavoro di un gruppo di medici del George Institute for Global Health australian­o, su circa mille persone che soffrono di lombalgia e 350 con artrite al ginocchio, ha dimostrato che non esiste alcuna relazione tra malanni e tempo atmosferic­o. Con altrettant­a sicurezza dei loro colleghi inglesi, gli australian­i affermano il contrario, suggerendo che si tratta di suggestion­e: poiché da sempre si ritiene che il freddo peggiori i dolori, nelle giornate brutte li sentiamo di più.

Tessuti “mobili”. Quelli citati sono solo gli ultimi di una lunga serie di studi, tutti dedicati allo stesso problema, che non hanno mai portato a risultati univoci né a scoperte utili alle persone doloranti. È stato ipotizzato che l’abbassarsi della pressione atmosferic­a provochi minime ma significat­ive espansioni dei tessuti e/ o dei fluidi attorno alle articolazi­oni. Questa è l’unica “scoperta” in decenni di ricerche, oltre a un suggerimen­to, che si legge qua e là negli studi: quando fa freddo e si soffre di dolori cronici, è bene coprirsi. Come dicevano le nonne. Con il passaparol­a e senza app.

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