Piccoli inglesi crescono con Topolino & C
Un cd e un libretto con giochi e approfondimenti, per imparare la lingua divertendosi, accompagneranno i baby-lettori per oltre 50 settimane
C’è un’età per ogni cosa. Da quella del primo amore alla primissima volta della concessione delle chiavi dell’auto di papà. Se volessimo andare un po’ più indietro nel tempo, potremmo inserire nel gruppetto delle innocenti iniziazioni, la lingua inglese. Perché esiste una prima volta anche con i vocaboli delle canzoni dei Beatles, o con i dialoghi secchi, indispensabili e mai buttati lì per caso, di James Bond, l’agente segreto più famoso al mondo al servizio di sua Maestà, la Regina d’Inghilterra. Per capirci, è nato prima l’Universo o il Big Ben ( da non confondere con il Big Bang, “of course”)? Intendiamoci, non è che serva a qualcosa rispondere ad una domanda (“Question”) del genere, dal momento che l’inglese è entrato ormai nel linguaggio comune di ciascuno di noi. A proposito, chissà perché, quando Alberto Sordi faceva l’Americano a Roma, sciorinando romanesco, “milk” e “okkey boy”, ridevamo tutti, mentre adesso, se un dirigente d’azienda si presenta ai suoi dipendenti, italianissimi, parlando di “business plan”, nessuno gli ride dietro. E allora, provando a non restarcene “easy”, dando invece alle espressioni in inglese la giusta collocazione e importanza, ricominciamo dall’inizio. Riavvolgendo il nastro a partire dai numeri. Da ripetere come una canzoncina. Del resto, anche i Beatles lo avevano fatto, componendo un pezzo- filastrocca, “All Together Now”, che iniziava così: « One, Two, Three, Four/ Can I have a little more/ Five six seven eight nine ten/ I Love You » . E che è quasi impossibile provare a levarlo dalla mente ( altro che “summer hit”, o tormentone musicale, alla Rovazzi), a meno che non arrivi la banda Walt Disney al gran completo, in occasione di “Disney English”, il nuovo corso d’inglese da oggi in edicola con il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport, la cui prima uscita, al prezzo speciale di 1,99 euro, escluso il costo del quotidiano e del magazine Sette, si intitola, neanche a farlo apposta, “Numbers”. Un cd e un libretto con giochi e approfondimenti accompagneranno i piccoli lettori per più di cinquanta settimane. In ogni cd, parole e frasi chiave aiutano gli allievi ad entrare nel mondo delle espressioni apparentemente difficili, ma che, pronunciate da Topolino, Paperino e Pippo, risulteranno sorprendentemente facili. E proprio come nei fumetti ambientati a Topolinia, non mancheranno le avventure ed i rompicapo. “L’agente speciale Oso”, per esempio, è il classico simpatico temerario orsetto della famiglia Disney al quale è impossibile resistere. Lo troveremo ovunque, perennemente in missione, a due passi dalla Terra: la sua casa è una piccola stazioncina che gira e rigira intorno al nostro pianeta. Tra i giochi di abilità, invece, nella prima uscita della collana, ecco subito un “Maze”, praticamente un labirinto nel quale si è cacciato quel cerca guai di Topolino, il quale, per raggiungere il suo amico Pippo dovrà prima scoprire degli oggetti lungo il percorso, fornendo e scrivendo il nome esatto in inglese. Per capire quanto piacciano ai piccolini tutte queste sorprese, basta far parlare loro, i lettori, il pubblico - chiamateli come volete - incollato davanti alle gesta in inglese di Topolino & Co. È un pubblico che va dai quattro agli otto anni, ma è anche un po’ più grandicello. Perché, una cosa è imparare, altro è ripetere. Tra fratelli, maggiori e minori. Un paio d’anni fa ( e le cose non sono cambiate così tanto), da una indagine Doxa è risultato che l’ottanta per cento del baby pubblico televisivo se ne sta ipnotizzato davanti alla tv, o di fronte ad uno schermo di un computer, quando scorrono serie televisive e cartoni in inglese. Thanks so much!, Mister Topolino.