Quando l’abito sbagliato fa scandalo
Dalla T-shirt a pelle di Brando ai jeans stracciati. Regole, trasgressioni e messaggi simbolici svelati da una mostra a Parigi
Arrivò il momento in cui a una serata di gala, lui si presentò, al braccio di lei con tacco, spacco e abito da sera, avvitato in una giacca dello smoking appoggiata su un paio di jeans. In un secondo momento, sempre sotto quell’abbinamento, lui sostituì la scarpa stringata nera con una slipper, l’anello di congiunzione dell’evoluzione stilistica da scarpa elegante a pantofola. Oggi, presentarsi così a una serata, dove il dress code indica l’eleganza formale, non fa più sudar freddo ( quasi) nessuno. Non è solo il fatto che i tempi son cambiati ( in realtà lo sono), ma ciò che in passato era trasgressione, oggi fa parte della quotidianità. Come lo è il trionfo ( di nuovo) dei jeans stracciati. Non sinonimo di usura ma lavorazioni studiate nel minimo dettaglio: il corpo si intravede ed evidente è l’ammiccamento erotico. Come avveniva per la T- shirt a pelle, spalmata sui pettorali di Marlon Brando negli anni Cinquanta. Le libertà prese sulle regole codificate, trovano da secoli nella moda uno dei terreni
più fertili. E qui non si tratta solo di presunte tendenze di stagione. Si tratta di usare l’abito come mezzo per dare messaggi ben precisi all’interno di un determinato momento, di un cambiamento sociale. Nel settembre 2016 su Le Monde, un articolo dedicato al “caso” dell’utilizzo del burkini sulle spiagge francesi, titolava così: Tenue correcte exigée, tradotto suona “richiesto abbigliamento appropriato”. Il caso del burkini è tra i più recenti. Sono secoli e secoli però che la scelta di un abito giusto per quel determinato momento storico può far urlare allo scandalo: pensiamo alla liberazione della donna dai bustier, con l’avvento della Rivoluzione Francese. Proprio in Francia, o meglio nella sua capitale è in corso una mostra viaggio nel tempo che questi argomenti affronta: nemmeno a farlo apposta il titolo è Tenue correcte exigée! Sottotitolo: Quand le vêtement fait scandale. Oltre 400, tra abiti, accessori, quadri e oggettistica sono esposti a Le sArtsDé co ratifs( fino al 23 aprile;l es artsdec ora tifs.fr) attraverso tre tematiche: le regole dell’abito, l’androginia e la provocazione. Ma in realtà sono tutti capitoli della stessa narrazione, l’attualità della creatività.