Non solo è il più giallo più brutto di sempre, ma è pure diseducativo per le ragazze
MINIMO DELLA PENA. Ricevo da una lettrice con cui sono sempre andato d’accordo sui libri un ultimatum, dal titolo La coppia della porta accanto (infrequentabile e soprattutto da non leggere), a proposito del thriller di Shari Lapena da me consigliato. « Carissimo D’Orrico, narrazione sciatta, storia inverosimile a tratti addirittura imbarazzante nello svolgimento. O lei bara e vuole farsi gioco dei suoi adoratori o qualche suo nemico l’ha male consigliata e lei non l’ha letto. Esigo delle scuse, altrimenti addio. Paola Vitali » . Faccia un viaggio con La ragazza del treno e capirà. Addio.
EX VOTO. Scrive Maurizio Panciroli: « Tempo fa ha recensito un libro, con giudizi estremamente positivi, ma di cui non ricordo autrice e titolo. Si tratta di un thriller e l’autrice è anglosassone. Potrebbe essere Scia di sangue della Slaughter? Sono assolutamente d’accordo col giudizio dato sulla Lettura dell’ultimo libro di Carrisi. Anzi, sinceramente, io gli avrei dato anche un punto e mezzo in meno » . Il libro che cerca è La coppia della porta accanto di Shari Lapena ( giuro che non l’ho fatto apposta, cara Paola).
DA SOLO. Lidia Sangiorgi: « Lei dice: “La ragazza del treno è il libro più brutto che io abbia mai letto”. Come sono d’accordo! Il mio esatto pensiero. L’ho letto perché una mia alunna lo stava leggendo ma poi non ho trovato le parole per dirle quanto era brutto, scritto male e diseducativo per una adolescente » . Poteva dire qualcosa alla sua alunna. Devo fare tutto io da solo? VOLONTÉ DI POTENZA. « Lettera ufficiale » da Enrico Vanzina. « Caro D’Orrico, visto che lei auspica una serie Tv sul giornalismo italiano e indica Toni Servillo per interpretare Eugenio Scalfari, le segnalo che in Tre Colonne in Cronaca, un film giallo sul giornalismo che realizzai con mio fratello Carlo, tratto dal romanzo di Corrado Augias e Daniela Pasti, accanto a Sergio Castellitto e Massimo Dapporto recitava un immenso Gian Maria Volonté proprio nel ruolo di un presunto Eugenio Scalfari. Andrebbe rivisto » . Caro Vanzina, andrebbe proprio rivisto ( e riletto anche il romanzo). La sua « Lettera Ufficiale » mi fa venire voglia di pubblicare una sua lettera non ufficiale da lei carinamente speditami tempo fa. « La prego di ringraziare il lettore Fabio Crociati per l’affettuoso ricordo di mio Papà, regista di Piccola Posta con i sublimi Valeri e Sordi. Effettivamente il modello era Irene Brin ( l’ho conosciuta). È lei il mio idolo per quanto riguarda la Cronaca Rosa. Una volta, raccontando un party, disse di una principessa chiacchierata in società: “Ieri sera, al ballo a Palazzo Farnese, la Principessa B., nel suo vestito rosso fuoco, pareva l’incendio di Troia”. LEGGERÒ SUBITO IL ROMANZO DELLA LAPENA. Bellissima l’intervista a Sorrentino. Insomma, oggi lei era in gran forma. Forse per coprire di vergogna la sua Inter » . Era il 25 novembre scorso, la sera prima l’Inter aveva perso 3 a 2 con l’Hapoel Be’er Sheva. E guardi cosa scrive ( sconfinando nell’altra rubrica) il lettore Francesco Florian: « La battuta più bella del cinema italiano è in Sapore di mare dei fratelli Vanzina. Adriana ( Virna Lisi) dice a Selvaggia ( Isabella Ferrari): “Sai una cosa, Selvaggia? Il problema è che diventare vecchi fa schifo”. Il bello è che, all’epoca, Virna Lisi era una splendida quarantacinquenne » . Virna Lisi, la più bella bocca del cinema italiano ( e oltre, e non ritoccata).