IL NARCISISMO NAVIGA ON LINE
Uno spettro si aggira per la società digitale: il narcisismo sfrenato, ovvero l’attitudine di chi ha il culto della propria persona e si considera al centro del mondo. Il termine non ha una definizione precisa, ma le sue manifestazioni sono note, adesso ingigantite dalle infinite opportunità relazionali offerte dalla rete. Nel villaggio globale, il narcisista si sente cittadino privilegiato, il cives digitalis per eccellenza. Ben 62 studi diversi condotti su un campione di 13mila individui sono stati raccolti dall’Università della Georgia, che ha cercato di analizzare due tipi di narcisismo in rete, quello grandioso-autoreferenziale e quello vulnerabile. Il primo, più comune e più facile da identificare, si manifesta in un uso continuo dei social media, in aggiornamenti frequenti del proprio status, nel gran numero di selfie postati e nella ricerca affannosa di nuovi amici/followers. Il narcisismo vulnerabile invece, che si caratterizza da uno stato di perenne insicurezza e dalla sensazione di non essere accettati come dovremmo unita alla paura di essere respinti, non trae nessun giovamento dai social. Anzi, questi sono visti come una potenziale minaccia, ovvero come lo strumento che può ulteriormente metterci al bando dalla collettività «nonostante meriteremmo ben altro». Secondo lo studio americano, il mondo della rete agirebbe come lente deformante. «I social», sostiene Keith Campbell, professore di psicologia ad Atlanta, «ci mostrano un livello di narci-
sismo molto superiore a quello esistente nella società reale ed è sbagliato dire che Facebook o Twitter sono causa di questo fenomeno». Certo, esistono evidenti correlazioni, ma la spiegazione più probabile è che i social agiscano da semplici catalizzatori, esasperando caratteristiche già esistenti, e non creandole ex novo. Tradotto nella vita di coppia: non accusate il vostro partner, che passa ore su Facebook o Twitter a parlare di sé, di narcisismo sfrenato a vostre spese. Era così, fatevene una ragione, anche prima e forse non ve ne eravate accorti.