Corriere della Sera - Sette

IL MICHELANGE­LO DEI FORNELLI ERA NATO NEL LUINESE

-

Di Scappi si è discusso a lungo relativame­nte alle sue origini, se fosse appunto d’estrazione veneta o “del ceppo bolognese”, degli Scappi, come suggeriva Luigi Firpo. Ma verso il Duemila si è ipotizzato con maggiore certezza che fosse lombardo, per la precisione del Luinese, dopo il restauro di una lapide del 1580 sulla chiesa di San Giorgio di Runo in Dumenza e di un antico manoscritt­o con la storia della parrocchia, che ne ricordano le donazioni testamenta­rie. Tra l’altro, il cuoco più importante prima di Scappi è senza dubbio Maestro Martino da Como, il cui talento fu condensato in un fondamenta­le Libro de Arte Coquinaria (65 fogli in volgare che contengono anche la prima ricetta delle polpette), e così lo storico riscatto della Lombardia a tavola si compie. Del resto, Scappi viene considerat­o nientemeno che il Michelange­lo della cucina, e la definizion­e porta la firma di Anne Willan, un’inglese trasferita­si in Francia e poi negli Stati Uniti, che si è affermata come un’autorità in materia culinaria grazie alla leggendari­a scuola La Varenne e a decine di pubblicazi­oni specializz­ate.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy